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Cinque anni di molestie a dipendente transessuale, a giudizio dirigenti caseificio

Rinviati a giudizio tre dipendenti e un dirigente di una ditta di Aprilia, accusati di aver molestato per cinque anni una dipendente che aveva cambiato sesso. Ma gli accusati respingono ogni addebito.
A cura di Valerio Renzi
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Simona T., 35 anni, tenta il suicidio il 13 settembre del 2010: si taglia le vene in sala mensa, ma anche in quel caso nessuno la soccorre, viene schernita e cacciata fuori dall'azienda. La sua colpa aver cambiato sesso. A soccorrerla saranno i dipendenti di una ditta affianco. È il culmine di cinque anni di scherno e molestie che subisce un  transessuale, dipendente del caseificio Cuomo di Aprilia in provincia di Latina. Insulti, palpeggiamenti, schiaffi, proposte oscene, umiliazioni con l'obiettivo di costringere il dipendente trans a licenziarsi. Ora per quel calvario sono chiamati a rispondere in quattro: il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Latina, Guido Marcelli, ha rinviato il direttore dell'azienda e tre dipendenti."È una storia incredibile di violenza e discriminazione – ha dichiarato Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, l'associazione che ha portato alla luce la terribile vicenda e fornito assistenza legale alla vittima. "La storia di Simone merita di essere conosciuta perché ci troviamo di fronte a fatti che chiedono giustizia – prosegue Marrazzo – Qui non c'è solo una vicenda di discriminazione ma siamo di fronte a fatti violenti e aggressioni fisiche e psicologiche. Sui nostri social network parte oggi la campagna #BoicottaCuomo. Chiediamo a tutti di aderire e di dare un segnale forte di protesta, a partire dai consumatori, dalle associazioni sindacali, dai lavoratori e dai supermercati".

Gli accusati respingono ogni addebito

Di tutt'altro avviso gli imputati che rifiutano le accuseper bocca del loro legale Francesco Caroleo Grimaldi, che addirittura accusano Simona di essere autrice di molestie verso alcune dipendenti della ditta. "La nostra posizione è di assoluta e vibrata estraneità ai fatti – ha dichiarato l'avvocato – Mai nell'azienda si sono verificati episodi di discriminazione sessuale. C'erano state soltanto delle dipendenti che lamentavano molestie da parte di Simona T., di cui tra l'altro la Cuomo aveva preso le parti. Non c'è stato neppure il licenziamento. Era soltanto finito il tempo di malattia per la dipendente, impegnata in una difficile transizione. E a questo proposito abbiamo anche depositato in aula una relazione".

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