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Centro storico, scarpe e vestiti rubati da due negozi a Monti, erano diretti verso l’Est Europa

I carabinieri hanno arrestato due persone sorprese a caricare su un furgone una grande quantità di merce rubata nascosta all’interno di 11 scatoloni. Si tratta di scarpe, vestiti e sigarette pronti per essere spediti verso l’Europa dell’Est, in Romania. La merce risulta rubata da due negozi del centro storico di Roma.
A cura di Alessia Rabbai
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Scarpe e vestiti rubati pronti a essere caricati su furgoni diretti verso l'Europa dell'Est, precisamente in Romania. I carabinieri della Stazione di Vittorio Veneto hanno sorpreso due persone in un garage di via Alemanni, a Tor Sapienza mentre imbarcavano la merce nascosta in 11 enormi scatoloni. Gli indumenti risultano essere rubati da due negozi di Monti, nel centro storico di Roma. I due, colti in flagrante, sono stati sottoposti a fermo di indiziato delitto. Gli arrestati sono stati portati in carcere a Regina Coeli con le accuse di ricettazione.

Caricano scarpe e vestiti rubati su un furgone: arrestati

I militari hanno arrestato due uomini di nazionalità romena, di 23 e 37 anni, entrambi con precedenti. Grande il bottino: all’interno degli scatoloni sono stati trovati 198 paia di scarpe sportive di varie marche, 88 capi di abbigliamento sportivo, ancora con placche antitaccheggio, e 478 pacchetti di sigarette. A seguito di alcune verifiche, la merce è risultata rubata da due attività del centro storico, un negozio di abbigliamento in via dei Serpenti, svaligiato la notte tra l’11 e il 12 giugno, e una tabaccheria in via San Marcello, “visitata” la notte tra il 14 e 15 giugno.

Scarpe e vestiti di marca in spiaggia: arrestati 8 venditori sul litorale romano

La Guardia di Finanza sul litorale romano ha arrestato 8 venditori di capi d'abbigliamento di marca falsi destinati ad essere venduti a prezzi stracciati sulle spiagge dei frequentati stabilimenti balneari. Il blitz ha scoperto 80mila articoli nascosti in 7 posti diversi, tra cui laboratori clandestini e box di stoccaggio e destinati a finire nelle località balneari di Torvaianica, Ostia, Fiumicino e Fregene. "Da un calcolo approssimativo – si legge in una nota della Guardia di Finanza – si stima che, se immessa sul mercato, la merce sequestrata avrebbe fruttato all’organizzazione oltre un milione e mezzo di euro, tutto a discapito dell’economia legale e degli imprenditori onesti".

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