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Caterina, uccisa da un autobus a Roma a 22 anni: la lettera del padre per il suo compleanno

Caterina Pangrazi era una ragazza di 22 anni morta a Roma lo scorso anno investita da un autobus. Oggi sarebbe stato il suo compleanno, e il padre l’ha voluta ricordare diffondendo la lettera che la giovane gli aveva scritto il giorno del suo 50esimo compleanno. “Spero con tutto il cuore di essere un tuo degno graffio nel mondo”.
A cura di Natascia Grbic
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Caterina Pangrazi aveva 22 anni quando è morta su Corso Vittorio Emanuele investita da un bus. Oggi sarebbe stato il giorno del suo compleanno se quel maledetto incidente avvenuto il 19 luglio non le avesse tolto la vita in modo prematuro. Caterina stava attraversando sulle strisce pedonali quando, secondo la ricostruzione degli inquirenti, un autobus turistico della Roma Bus sarebbe passato con il giallo proprio mentre stava scattando il verde. Ma non è stato questo a uccidere Caterina. Sembra infatti che l'autista del mezzo, un uomo di 63 anni dipendente dell'azienda, si sia immesso con una manovra azzardata nella corsia preferenziale, riservata solo a taxi e mezzi pubblici. Lui, quindi, non sarebbe potuto passare di lì. Caterina era appena scesa dal marciapiede ma non aveva visto quel bus turistico che stava arrivando verso di lei. Ha fatto un passo indietro, ma è stato inutile. L'autobus l'ha solo sfiorata, ma la 22enne è caduta a terra sbattendo la testa sul marciapiede. Ed è morta lì per terra.

La lettera del padre di Caterina nel giorno del compleanno

L'autista dell'autobus è stato accusato di omicidio colposo: le indagini stanno per essere chiuse, ed è probabile un rinvio a giudizio. E, oggi che avrebbe compiuto 23 anni, il padre di Caterina ha voluto ricordarla diffondendo tramite il Corriere della Sera una lettera che la figlia gli aveva scritto per fargli gli auguri al 50esimo compleanno. "Questi cinquant’anni non sono altro che un passaggio di un percorso che ha radici troppo profonde per essere ridotte ad un numero, ad una serie di eventi. Non sono un traguardo, i traguardi non esistono perché, in fondo non ci si arriva mai, non ci si vuole arrivare mai. (…) E io oggi (…) spero con tutto il cuore colluso all’anima, di essere un tuo degno graffio nel mondo". Caterina era insieme al fidanzato quando c'è stata la tragedia: il ragazzo l'ha vista morire sotto i suoi occhi. I genitori, che abitano poco distante dal luogo dell'incidente, erano subito accorsi sperano che il peggio non fosse accaduto.

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