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Castel Gandolfo, recuperate nel lago 150 bombe della Seconda Guerra Mondiale

Recuperate 150 bombe e proiettili da mortaio nel lago di Castel Gandolfo. Gli ordigni risalgono alla Seconda Guerra Mondiale, abbandonati dalle truppe tedesche durante la ritirata seguita allo sbarco di Anzio.
A cura di Valerio Renzi
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Proiettili di mortaio lunghi un metro e bombe a mano. In tutto sono stati 150 gli ordigni recuperati nelle acque del lago di Castel Gandolfo nella mattinata di oggi, giovedì 1 giugno, dagli artificieri dell'Esercito e dai Sommozzatori della Marina. Bombe risalenti alla Seconda Guerra Mondiale ma ancora pericolose. Ad abbandonarle durante la ritirata del 1944 seguita alla sbarco di Anzio, le truppe tedesche che risalivano la Penisola incalzate dagli alleati, e da allora ciclicamente nel lago alle porte di Roma emergono pericolosi ordigni.

Questa volta le bombe rinvenute lungo via dei Pescsatori, erano addirittura pelo d'acqua, emerse con il ritirarsi delle acque, mentre altre si trovavano ad alcuni metri di profondità. La zona delle operazioni è stata messa in sicurezza e l'accesso interdetto. Gli ordigni, dopo essere stati messi in sicurezza, sono stati trasportati in una cava dove saranno fatti brillare.

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