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Omicidio Luca Varani, parla il padre di Marco Prato: “Verità parziali”

Ledo Prato, padre di Marco, responsabile insieme a Manuel Foffo della morte di Luca Varani, rompe il silenzio con una lunga lettera pubblicata sul suo blog: “In questi giorni in cui la stampa ha fatto a brandelli la vita di tre famiglie colpite, ciascuna in modo drammaticamente diverso, si sono letti giudizi sommari, verità parziali o di comodo, usate espressioni dei tempi più bui della vita civile”, scrive.
A cura di Enrico Tata
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"Care Amiche ed Amici, voglio ringraziarvi pubblicamente per i tanti, tanti messaggi che mi avete mandato, esprimendo vicinanza, affetto, dolore, condivisione per questa tragedia che ha colpito la mia famiglia, i miei parenti. La vita riserva molte sorprese, alcune liete, altre no. Entrambe la connotano, la segnano, le danno colore, forma, sostanza". Ledo Prato, il padre di Marco Prato, arrestato insieme a Manuel Foffo per l'omicidio di Luca Varani, rompe il silenzio con una lunga lettera pubblicata sul suo blog. "In questi giorni in cui la stampa ha fatto a brandelli la vita di tre famiglie colpite, ciascuna in modo drammaticamente diverso, si sono letti giudizi sommari, verità parziali o di comodo, usate espressioni dei tempi più bui della vita civile", scrive. Prato, laureato in giurisprudenza e poi in Tecniche dell'opinione pubblica, ha fondato, nel 1990 insieme a Ovidio Jacorossi e Giuseppe De Rita, l'Associazione Mecenate 90 di cui è Segretario generale. Negli anni, si legge sul profilo del blog, ha fondato altre Associazioni e Fondazioni, collegate con Mecenate 90, per allargare gli ambiti delle attività possibili nel settore dei beni e delle attività  culturali.  Ecco un altro brano del lungo post intitolato "Sempre io, nonostante tutto" e pubblicato all'indirizzo www.ledoprato.it:

A volte quel che succede annebbia la speranza, richiama dolore, intacca la fiducia nella bontà delle relazioni umane, ti mette a confronto con subdole malattie che sovrastano le persone più deboli, tende a mortificare una vita intera spesa nel difendere e diffondere valori di tolleranza, di rispetto, di amore per la vita, la vita di tutti. In questi lunghi anni a tanti ho cercato di trasmettere speranza, coraggio, fiducia, di costruire bellezza, di preservare i valori fondamentali della vita, di credere nel buon futuro. Qualche volta ci sono riuscito, altre no, come dimostra questa tragedia. Forse pensiamo di poter avere un ruolo decisivo nei rapporti umani e famigliari ma non è sempre così.

Qualche volta ci attribuiamo capacità che non abbiamo e l’esempio di una vita condotta ispirandosi ai valori dell’onestà, del rispetto della vita propria, e di quella altrui, che ci è stata donata e di cui non siamo padroni assoluti, si scontra con contesti difficili, rapporti umani alterati, scelte non sempre condivisibili, disvalori che cancellano valori e sembrano vanificare la missione di una vita a cui hai dato tutto, senza risparmio.

Le ultime notizie sull'omicidio di Luca Varani

Gli inquirenti sono ancora alla ricerca di una supertestimone, una ragazza bionda di 25 anni che avrebbe incontrato Luca Varani sul treno mentre il giovane si recava nell'appartamento di quelli che sarebbero stati i suoi assassini. Ieri i pm, dopo le analisi dei medici legali, hanno rivelato che a uccidere il ragazzo non è stata la coltellata al cuore, ma le innumerevoli sevizie subite in quella lunghissima notte di giovedì. Marco Prato e Manuel Foffo intanto si rimpallano le responsabilità nel corso degli interrogatori. Secondo i legali, i ragazzi, reo confessi del terribile omicidio, sarebbero pentiti delle loro azioni.

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