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Il caso Maria Sestina Arcuri

Caso Arcuri, la mamma del fidanzato in carcere: “Mio figlio innocente, volevano un bambino”

Il giudice della Corte d’Assise di Viterbo ha accolto la richiesta del nuovo legale della difesa nominato dalla famiglia di Andrea Landolfi, che ha chiesto un rinvio dell’udienza per studiare i fascicoli del caso. Il trentenne, accusato dell’omicidio della fidanzata Maria Sestina Arcuri, sarà processato con rito ordinario.
A cura di Alessia Rabbai
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La mamma di Andrea Landolfi
La mamma di Andrea Landolfi
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"Mio figlio è innocente, Andrea e Sestina volevano un bambino" sono le parole della mamma di Andrea Landolfi, all'uscita del palazzo di giustizia di Viterbo, dopo il rinvio della prima udienza nel processo che lo vede imputato per omicidio volontario per la morte della fidanzata Maria Sestina Arcuri. "È molto provato, ci siamo abbracciati forte e mi ha detto ‘mamma ti voglio bene, tieni duro per me'" ha spiegato la donna, in compagnia dell'altra figlia. "Andrea non avrebbe mai fatto del male a Sestina – ha detto la sorella – le loro erano normali discussioni tra fidanzati".

L'accusa: "Impossibile rotolamento dalle scale"

Presenti in Aula anche i parenti della ventiseienne di Cosenza. Poche le parole della mamma di Sestina durante l'intervista: "Era una persona adorabile, che non ha avuto la fortuna di vivere". A rilasciare dichiarazioni per conto della famiglia l'avvocato Vincenzo Luccisano: "L'elemento più forte dell'accusa è l'incompatibilità tra ciò che ha dichiarato Landolfi e ciò che è emerso dalle prove scientifiche che escludono il rotolamento dalle scale, chiarendo che le lesioni riscontrate sul corpo di Sestina siano possibili solo da una caduta dall'alto".

Rinviata la prima udienza del processo Arcuri

Il giudice ha accolto la richiesta del nuovo legale della difesa Giacomo Marini, insediatosi da poco, che ha chiesto del tempo per studiare il fascicolo del caso. L'accusa pendente nei confronti dell'imputato è anche quella di lesioni aggravate nei confronti della nonna. La ventiseienne è deceduta all'ospedale Belcolle di Viterbo dopo diverse ore di agonia, a seguito di una caduta dalle scale a casa della nonna del compagno in via Papirio Serangeli a Ronciglione. Oggi si sarebbero dovute costituire le parti civili e messe sul tavolo le prove, dopo la deposizione della lista dei testimoni. Un giudizio immediato con rito ordinario che ha consentito all'accusa di superare l'udienza preliminare e di procedere direttamente al dibattimento richiesto a seguito della misura di custodia cautelare in carcere dell'indagato. Rito ordinario scelto deliberatamente, come spiega l'avvocato della difesa "per dimostrare l'innocenza di Landolfi".

Indagata anche la nonna di Andrea Landolfi

Ad essere indagata nella vicenda della morte di Maria Sestina Arcuri è anche la nonna di Landolfi, Mirella Iezzi, ritenuta responsabile di omissione di soccorso, falso in dichiarazioni al pubblico ministero e abbandono di persona incapace dopo i fatti che hanno portato al decesso della giovane. La posizione della donna è attualmente quella di indagata e di vittima, in quanto, secondo l'accusa, il nipote l'avrebbe colpita mentre cercava di aiutare Sestina, incrinandole tra costole e costringendola nel cuore della notte ad uscire di casa per andare in ospedale al San Filippo Neri.

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