Case comunali in centro a affitti stracciati. Tronca: “Meno del 20% ha contratto regolare”
Continuano ad emergere particolari sulle case del Comune a canoni stracciati, da poche decine a qualche centinaia di euro in pieno centro. I dati, resi noti dopo un'indagine interni sul patrimonio del Campidoglio, mostrano i paradossi provocati da decenni di malgestione degli immobili comunali. "Meno del 20% di chi ha in affitto un immobile del Comune di Roma nel I municipio, quello del centro storico, è munito di un regolare contratto", rende noto il commissario Francesco Paolo Tronca.
Gli uffici hanno passato al setaccio 574 immobili in I Municipio e solo il 18,5% degli inquilini ha un regolare canone d'affitto. "In questa categoria vanno, tuttavia, compresi – si legge ancora nella nota – anche i contratti con canone irrisorio e i casi di morosità. Un'ampia ‘zona grigia', pari al 49,6% della platea, si riferisce a contratti scaduti, utenti per i quali è in corso la verifica dei requisiti per la regolarizzazione della locazione, abusivi non ancora accertati, procedure di sfratti in corso. Le posizioni abusive accertate sono il 16,2%. Gli utenti in attesa di stipula di contratto, nei confronti dei quali è stata già accertata la sussistenza dei requisiti da parte dell'Amministrazione, ammontano al 15,7%".
Tronca promette l'aggiornamento di tutti quanti i canoni, dopo la verifica dei requisiti, e di procedere contro gli abusi arrivando fino allo sfratto degli inquilini. Ma di chi è la colpa di questa situazione di caos? "Bisogna individuare di chi sia la responsabilità – ha spiegato Tronca – si tratta di analizzare posizione per posizione. Naturalmente tutte queste carte andranno all'autorità giudiziaria, sia ordinaria, sia contabile".