CasaPound, dalle minacce ai fatti: militanti contro un convegno dell’Anpi in un liceo

Questa mattina al liceo Giordano Bruno di via Bufalotta, un gruppo di militanti di Blocco Studentesco – organizzazione giovanile di CasaPound – ha interrotto un convegno organizzato dall'Anpi in collaborazione con il Comune di Roma. I ragazzi stavano partecipando a una lezione di storia sulle vicende accadute sul confine Giuliano-Dalmata negli anni '30 e '40 del 1900. Un ciclo di incontri organizzati dal Campidoglio e dall'Associazione Partigiani che si stanno tenendo in diverse scuole di Roma: e che il Blocco Studentesco aveva già minacciato di fermare, "anche fisicamente". E così ha fatto oggi al Giordano Bruno, irrompendo nell'aula in cui decine di ragazzi stavano assistendo alla lezione. Hanno zittito il relatore e iniziato a parlare al megafono, urlando che "i partigiani si sono resi complici del genocidio di 10mila italiani". Momenti di tensione generale, che hanno spinto i professori – che forse temevano per l'incolumità degli studenti – a interrompere il convegno e far tornare i ragazzi nelle rispettive classi. Il convegno è ripreso dopo che i militanti sono stati allontanati dalla scuola. Blocco Studentesco aveva già minacciato di impedire la presenza dell'Anpi all'interno delle scuole: prima di irrompere al convegno al Giordano Bruno, aveva appeso uno striscione al liceo Montale, con scritto "Fuori l'Anpi dalle scuole".
Blocco Studentesco, la condanna dell'Anpi
Poche ore dopo l'irruzione del Blocco Studentesco al liceo Giordano Bruno, è arrivata la condanna del comitato provinciale dell'Anpi di Roma. Che chiede di individuare e sanzionare i responsabili dell'interruzione del convegno. "Tali personaggi, con fare aggressivo e intimidatorio, con megafoni e striscioni volevano impedire la continuazione dell'iniziativa per imporre la loro distorta e irreale visione della storia. Si ringrazia il dirigente scolastico che ha sospeso l'iniziativa in corso e invitato gli studenti a tornare temporaneamente nelle classi. Si ringraziano gli studenti, i docenti, i relatori e il dirigente scolastico, che con fermezza e intelligenza hanno isolato i fascisti e li hanno costretti ad allontanarsi dalla scuola. Si è potuto così riprendere l'iniziativa da dove si era sospeso, con ancora maggiore interesse. La giornata si è conclusa con confronto e dibattito, come previsto dal programma".
Due giorni fa, l'aggressione al Benedetto Da Norcia
E solo due giorni fa uno studente è stato aggredito fuori dal liceo Benedetto Da Norcia: il giovane è stato picchiato con calci e pugni perché aveva messo in tasca un volantino distribuito da alcuni ragazzi all'ingresso della scuola. "Erano di Blocco Studentesco", ha dichiarato a Fanpage.it. "Erano tutti esterni, non erano studenti dell'istituto, non li avevo mai visti. Alcuni erano anche più grandi, sui 25 anni". E secondo quanto raccontato da un'altra ragazza, non è la prima volta che si verifica un episodio del genere proprio fuori dalla scuola. "Purtroppo già l'anno scorso sono successi fatti gravissimi, come botte con i caschi addosso al nostro rappresentante d'istituto, minacce intimidatorie nei miei confronti e nei confronti di altri ragazze del collettivo. Questa mattina stavo entrando a scuola e ci hanno detto che uno studente era stato aggredito da alcuni militanti di Blocco Studentesco, quindi in un po' siamo andati lì. Loro se ne erano andati, ma il ragazzo attaccato era lì con il volto pieno di sangue".