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CasaPound accusata di odio razziale e associazione a delinquere: “Nessuno sgombero, rimaniamo qui”

“Non ce ne andiamo via di qui, l’occupazione di via Napoleone III è il simbolo del nostro movimento. Vedremo cosa accadrà la mattina dello sgombero”. Lo ha dichiarato Simone Di Stefano, uno dei leader di CasaPound, durante la manifestazione promossa oggi dall’ex partito di estrema destra. “Offerte di Raggi? Non saranno prese in considerazione”.
A cura di Natascia Grbic
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Il sequestro del palazzo occupato da CasaPound in via Napoleone III? Colpa della magistratura di sinistra. Le accuse di associazione a delinquere e odio razziale nei confronti del movimento di estrema destra? Colpa di un magistrato con pregiudizi. Per Simone Di Stefano, uno dei leader di CasaPound, non ci sono dubbi: quello contro di loro è un attacco politico in piena regola. "Nessun atto ci è stato notificato, e dopo 17 anni non abbiamo intenzione di andarcene", ha detto più volte ai cronisti presenti oggi davanti via Napoleone III. Di Stefano è indagato insieme a Gianluca Iannone e Andrea Antonini per associazione a delinquere finalizzare all'istigazione all'odio razziale e occupazione abusiva di immobile. E, nonostante a più riprese abbia provato a equiparare l'occupazione di CasaPound alle decine di occupazioni abitative presenti nella città di Roma, nessuna di queste risulta però indagata per odio razziale.

Questa mattina agli inquilini di via Napoleone III è stato notificato il sequestro preventivo dell'immobile. Già ieri si sarebbe tenuto un colloquio informale in Questura con i vertici del movimento per un confronto su quanto potrebbe accadere nelle prossime settimane. Simone Di Stefano però ha già chiarito la linea di CasaPound: nessuna alternativa sarà accettata, né da loro né dalle famiglie che abitano nel palazzo. "Non so quali strutture ricettive possa offrire il Comune di Roma, nei fatti comunque le rifiutiamo. Non abbiamo intenzione di ascoltare le offerte di Virginia Raggi", ha dichiarato.

Lo sgombero di CasaPound è stato chiesto a più riprese negli ultimi tempi dalla sindaca Virginia Raggi. Soprattutto dopo che la scorsa settimana un gruppo di residenti guidati dal consigliere municipale Luca Marsella le ha impedito di scendere dalla macchina a Ostia, le sue richieste si sono fatte più pressanti. "Si è trattato di un attacco fascista e squadrista", ha dichiarato. E sempre a Ostia, in via delle Baleniere, si trova la nuova occupazione di CasaPound: si tratta di un'area di proprietà dell'aeronautica militare occupata durante il lockdown. Anche di questa, Raggi ha chiesto lo sgombero.

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