Casamonica, minacce e insulti a Virginia Raggi: convalidato l’arresto per due membri del clan

Minacce alla sindaca di Roma Virginia Raggi, durante la demolizione delle otto ville appartenenti al clan Casamonica, nella periferia di Roma est. Nella serata di ieri al Quadraro c'è stata molta tensione: circa 20 persone che da martedì scorso presidiano l’area dopo lo sgombero della polizia locale, hanno aggredito i vigili spintonandoli e minacciandoli. Gli insulti sono arrivate anche alla prima cittadina che già dallo sgombero è stata presente alle operazioni condotte dal comandante Antonio Di Maggio. Tre persone sono state arrestate e portate negli uffici della municipale per accertamenti, due sono state arrestate e una denunciata con accusa di resistenza, minaccia al pubblico ufficiale e blocco stradale. Gli arresti sono stati convalidati, con divieto di avvicinamento a un chilometro dall'area delle demolizioni.
Tantissimi i messaggi di vicinanza arrivati alla sindaca di Roma e agli agenti che stanno svolgendo il loro lavoro. "Voglio esprimere la mia piena solidarietà a Virginia Raggi – scrive in una nota il capogruppo a Montecitorio del MoVimento 5 Stelle, Francesco D'Uva – le squallide minacce rivolte al sindaco da parte del clan dei Casamonica rappresentano un atto inaccettabile e vigliacco". E aggiunge: "Risponderemo a questi signori con la forza delle istituzioni e della legalità. Il Comune di Roma, sta portando avanti con fermezza una battaglia per il rispetto della legge, di cui la capitale aveva bisogno da tempo. Grazie Virginia per il tuo impegno e la tua determinazione: i romani e noi tutti siamo con te"."Le minacce arrivate al sindaco Virginia Raggi ci rendono ancora più determinati e motivati alla lotta alla mafia. Non arretreremo di un millimetro" ha commentato l'accaduto il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra.