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Casa Internazionale delle Donne, ufficiale la revoca della concessione: “Ci opporremo”

“Dopo mesi di attesa di una risposta alle nostre proposte, il comune di Roma ha pensato bene di agire il 3 di agosto. Solo oggi ci comunica che le nostre richieste e le nostre proposte, presentate a gennaio, sarebbero infondate e inaccettabili. Senza una parola di motivazione, senza nessuna documentazione a sostegno”, informa in una nota il direttivo della Casa Internazionale delle Donne.
A cura di Enrico Tata
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Non è servita, per ora, la protesta di migliaia di donne in tutta Italia e la mobilitazione di tanti cittadini romani per fermare lo sfratto della Casa Internazionale delle Donne. Oggi è arrivata infatti la revoca ufficiale della concessione del complesso del Buon Pastore in via della Lungara a Roma, quartiere Trastevere. Una decisione che era stata già annunciata lo scorso 27 luglio dall'assessora al Patrimonio e alle Politiche abitative del Comune di Roma, Rosalba Castiglione. "Dopo mesi di attesa di una risposta alle nostre proposte, il comune di Roma ha pensato bene di agire il 3 di agosto. Solo oggi ci comunica che le nostre richieste e le nostre proposte, presentate a gennaio, sarebbero infondate e inaccettabili. Senza una parola di motivazione, senza nessuna documentazione a sostegno", informa in una nota il direttivo della Casa Internazionale delle Donne. "Noi – continua la nota – ci opporremo in tutte le sedi e continueremo a sostenere il progetto Casa Internazionale delle Donne, la sua autonomia e libertà. La Casa Internazionale delle Donne è una ricchezza della città, non costa un euro di denaro pubblico per la sua gestione, solo non riesce a pagare una parte di un canone del tutto sproporzionato e insostenibile. Vista la disponibilità espressa dal Comune di Roma a una transazione – conclude il direttivo – avanzeremo una proposta, nei tempi più rapidi possibili".

La presidente del primo Municipio Alfonsi: "Cacciate dalla prima sindaca di Roma, non mollate"

"È inutile che le assessore coinvolte continuino ad invitare ad effettuare donazioni alla Casa: questo e' quello che stanno facendo e faranno le cittadine e i cittadini che hanno saputo riconoscere il valore di questa esperienza. Valore che invece hanno misconosciuto e negato, contro ogni evidenza, la prima donna sindaca di Roma e la sua giunta, incluse le assessore che hanno seguito il dossier", dichiara la presidente del primo municipio di Roma Sabrina Alfonsi. "Sottolineiamo la differenza di atteggiamento avuta dalla giunta regionale del Lazio, che ha invece dichiarato, in suo atto approvato di recente: ‘La Casa Internazionale delle Donne, è da anni un presidio unico nel suo genere e svolge con continuità un'opera meritoria di contrasto al razzismo e alle discriminazioni, e di sostegno alle Donne in difficoltà".

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