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Carminati scarcerato, il ministro Bonafede invia gli ispettori per verificare

Il tribunale del Riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione, per scadenza dei termini cautelari, presentata dagli avvocati difensori di Massimo Carminati, Cesare Placanica e Francesco Tagliaferri. Carminati, che insieme a Salvatore Buzzi, è al centro dell’inchiesta sul ‘Mondo di mezzo’ romano, era l’unico imputato ad essere rimasto in carcere.
A cura di Enrico Tata
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Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, avrebbe inviato gli ispettori a svolgere accertamenti sulla scarcerazione di Massimo Carminati, rimesso in libertà oggi dopo cinque anni e mezzo di reclusione in carcere. Il tribunale del Riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione, per scadenza dei termini cautelari, presentata dagli avvocati difensori dell'ex Nar, Cesare Placanica e Francesco Tagliaferri. Carminati, che insieme a Salvatore Buzzi, è al centro dell'inchiesta sul ‘Mondo di mezzo' romano, era l'unico imputato ad essere rimasto in carcere. Anche Buzzi era stato scarcerato dopo la sentenza della Corte di Cassazione,che ha ribaltato la decisione dei giudici d'Appello e ha stabilito che "non era Mafia Capitale". Quella di Buzzi e Carminati, in altre parole, secondo i giudici era una banda di criminali semplici e non un'associazione di stampo mafioso.

Perché Carminati può uscire dal carcere

"Quando si tratta di Carminati perché siano riconosciuti i suoi diritti bisogna ingaggiare lotte furibonde. Sulla nostra richiesta sono intervenute ben tre ordinanze di rigetto da parte della Corte di Appello, ora il tribunale del Riesame ha però riconosciuto che i termini sono decorsi: Carminati esce perché sono scaduti i termini di custodia cautelare, è un principio di diritto, un automatismo. Noi avevamo stimato fossero scaduti i termini il 30 di marzo quando abbiamo presentato la prima istanza, l'ordinanza del Tribunale parla invece del 7 aprile, pochi giorni di differenza che confermano pero' quello che dicevamo: i termini sono scaduti e quindi Carminati, giustamente, continuerà il processo da uomo libero", ha spiegato l'avvocato Tagliaferri all'agenzia Nova. In effetti con la modifica dell'accusa in associazione a delinquere semplice, sono cambiate anche le scadenze per le esigenze cautelari. Il massimo era quattro anni (Carminati è stato arrestato nel dicembre 2014), ma durante i processi e nell'attesa della pubblicazione delle sentenze i termini sono stati sospesi e quindi si è arrivati a cinque anni e mezzo. I cinque anni e mezzo scadevano ad aprile.

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