Carabiniere ucciso, trovate tracce di sangue nella stanza d’albergo di Elder e Natale
Sono state trovate tracce di sangue nella camera d'albergo di Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, i due ragazzi americani attualmente in carcere per l'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. In particolare, gli agenti hanno rinvenuto tracce ematiche e delle impronte sul soffitto della stanza 109, dove è stato trovato il coltello da marines utilizzato per uccidere Rega. I Ris inizieranno a lavorarci a partire da oggi, ma per i risultati bisognerà attendere un po' di tempo. Il pool di avvocati che assiste i due giovanissimi ha intanto fatto richiesta di scarcerazione al Tribunale del Riesame, mentre Roberto Capra – il legale di Elder – ha chiesto l'acquisizione di tutti i video di sorveglianza della zona. "Vogliamo fare chiarezza su quanto accaduto", ha dichiarato. Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjort sono attualmente detenuti nel carcere romano di Regina Coeli: sono accusati rispettivamente di omicidio e concorso in omicidio.
Avvocato Elder: "Richiesti tutti i video delle telecamere di sorveglianza"
Secondo l'avvocato di Finnegan Lee Elder, gli accertamenti compiuti ieri dalle forze dell'ordine nella stanza d'albergo 109 non sarebbero rilevanti ai fini dello svolgimento dei fatti. Lo sarebbero invece i video, sulla cui esistenza ci sono ancora versioni contrastanti. Uno dei tasselli che per ora manca, infatti, sono quei 24 minuti intercorsi tra il momento in cui i due ragazzi sono usciti dall'Hotel Le Meridien per recarsi all'appuntamento con Sergio Brugiatelli, e il momento in cui ricompaiono nel luogo dell'appuntamento. 24 minuti per fare cento metri. Non si sa se i due si siano fermati per riflettere su ciò che stavano facendo, se abbiamo ripassato il copione di cosa fare o altro.
L'omicidio di Mario Cerciello Rega
Quando Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjort sono giunti sul luogo dell'appuntamento, non hanno trovato Sergio Brugiatelli ad attenderli, ma i carabinieri Mario Cerciello Rega e il collega Andrea Varriale. Erano stati avvertiti dal ricattato e avevano deciso di presentarsi in borghese per fermare i due americani. Durante la colluttazione, Finnegan Lee Elder – che ha spiegato di non aver capito che i due fossero carabinieri – ha sferrato undici coltellate al vicebrigadiere Rega, morto poco dopo. "Avevo paura di essere strangolato", si è giustificato Elder. Secondo la sua versione, Rega e Varriale non si sarebbero identificati come appartenenti alle forze dell'ordine, tanto che i due ragazzi hanno creduto di trovarsi davanti due pusher. Il mattino dopo sono stati rintracciati nella stanza 109 dell'Hotel Le Meridien, in procinto di fare le valigie e tornare negli Stati Uniti.