Carabiniere ucciso, Sergio Mattarella riceve la moglie e la famiglia di Mario Cerciello Rega
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto la moglie Rosa Maria e la famiglia di Mario Cerciello Rega, il vice brigadiere dei carabinieri ucciso a coltellate la notte di venerdì 26 luglio scorso, in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati a Roma. Accompagnati dal comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, la mamma, la moglie, il fratello e la sorella del vice brigadiere questa mattina sono arrivati al Quirinale. Il presidente della Repubblica ha desiderato incontrarli, per esprimere il proprio cordoglio ai familiari dopo la perdita improvvisa e prematura del militare, ucciso brutalmente durante il turno di lavoro. La notte in cui sono accaduti i tragici fatti, diversamente dai dubbi emersi in un primo momento, il vice brigadiere e il suo collega Andrea Varriale erano in servizio, a partire dalle 24. Ciò emerso dalle analisi dei registri dei turni di lavoro dell'Arma, passati al vaglio dagli investigatori della Procura di Roma. Ancora poco chiara la ricostruzione della dinamica dell'accaduto, dalla quale emergerebbero dei punti oscuri. Cerciello Rega quella notte di servizio non aveva la pistola con sé. Era al lavoro, ma, come spiegato dal comandante provinciale dei carabinieri Francesco Gargaro, l'aveva lasciata chiusa nel suo armadietto, forse per una dimenticanza.
Il punto delle indagini sull'omicidio del vice brigadiere Cerciello Rega
Gli investigatori stanno indagando sull'omicidio di Mario Cerciello Rega. Ad oggi i magistrati hanno acquisito i tabulati telefonici di Mario Cerciello Rega, del collega Andrea Varriale, dei due ragazzi americani ora in carcere e quelle di Sergio Brugiatelli, coinvolto nello scippo dello zaino a piazza Mastai, nel quartiere Trastevere, prima dell'accoltellamento. Già al vaglio degli inquirenti le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza presenti a Trastevere e Prati, ma nessun a riprenderebbe il momento esatto della colluttazione e dell'accoltellamento. Dai risultati dell'autopsia svolta sulla salma del vice brigadiere è emerso che è stato raggiunto da ripetute coltellate su entrambi i fianchi, ma un colpo più profondo degli altri e fatale gli ha trapassato lo stomaco.