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Carabiniere ucciso, Lee Elder ha videochiamato la mamma dalla caserma dei carabinieri

Finnegan Elder Lee si trovava nella caserma dei carabinieri di via dei Selci, accusato dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ma i militari hanno acconsentito alla chiamata e hanno permesso al ragazzo di informare i genitori della vicenda in cui è rimasto coinvolto.
A cura di Enrico Tata
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Finnegan Lee Elder
Finnegan Lee Elder

Finnegan Lee Elder ha contattato la mamma per metterla al corrente della situazione tra le 18 e le 19 di venerdì scorso. Il 19enne americano si trovava nella caserma dei carabinieri di via dei Selci, accusato dell'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ma i militari hanno acconsentito alla chiamata e hanno permesso al ragazzo di informare i genitori della vicenda in cui è rimasto coinvolto. La videochiamata sarebbe stata effettuata con Facetime.

La madre del giovane, la signora Leah Elder, ha dichiarato di essere grata "del fatto che sia stata fornita assistenza medica" al figlio. "Oggi abbiamo appreso che le autorità italiane hanno permesso al Console degli Stati Uniti a Roma di effettuare una breve visita in carcere a Finnegan. I suoi difensori ci continuano a fornire informazioni sul caso", ha dichiarato ancora la madre del ragazzo. L'avvocato che si occuperà della difesa di Finnegan Lee, Renato Borzone, ha riferito di essere riuscito ad incontrare il suo assistito in carcere e ha detto di averlo trovato "sconvolto e provato per quello che è successo". "Riteniamo che questa vicenda meriti approfondimenti ulteriori anche se preferiamo che i processi vengano celebrati nelle aule di tribunale e non sui giornali. Con il collega Roberto Capra valuteremo se fare ricorso al Riesame. Ci uniamo comunque al cordoglio, già espresso dalla famiglia Elder, per la famiglia del vicebrigadiere Cerciello", ha spiegato ancora il legale.

Due giorni fa il papà del ragazzo, contattato dalla Cnn, si era limitato a definire il figlio come "una brava persona" e  aveva definito l'intera vicenda "una situazione precaria". Nell'ordinanza del gip con cui si conferma il fermo e si dispone la custodia cautelare di Lee Elder e il suo amico Natale Hjorth, i due vengono definiti come ragazzi che avrebbero mostrato una "totale inconsapevolezza del disvalore delle loro azioni". Nessuno dei due, con le parole del gip, "ha compreso la gravità delle conseguenze della propria condotta" e invece entrambi hanno mostrato "un'immaturità eccessiva anche rispetto alla giovane età". I due giovani americani hanno evidenziato "una totale assenza di autocontrollo".

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