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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Carabiniere ucciso, il papà di Hjorth: “Mio figlio ha sbagliato, ma non è un assassino”

Fabrizio Natale Hjorth, il papà di Christian Gabriel, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera nella quale ha spiegato le sue intenzioni di voler fare di tutto per dimostrare l’innocenza di suo figlio. “Ha sbagliato, era lì. Ma non è un assassino” ha detto. Il diciottenne è in carcere, accusato in concorso di omicidio per la morte del vice brigadiere Mario Cerciello Rega.
A cura di Alessia Rabbai
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Natale Hjort
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"Mio figlio ha sbagliato, ma non è un assassino e io voglio dimostrarlo". Sono le parole di Fabrizio Natale, il papà di Gabriel Christian Natale Hjorth, il diciottenne in carcere accusato per concorso in omicidio del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, la notte del 26 luglio scorso. "L'ho incontrato in carcere e ho visto che è disperato" ha detto. Il genitore del ragazzo, la cui foto bendato e ammanettato in caserma è finita sui giornali, anche Oltreoceano, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera. "Gabriel mi ha giurato di non sapere che l'altro ragazzo aveva un coltello. Pensava di dover effettuare uno scambio, come gli era stato chiesto, per avere indietro i soldi" ha spiegato il signor Hjorth nello studio dei suoi legali difensori Francesco Petrelli e Fabio Alonzi. "Lui non sapeva che quell'uomo era un carabiniere – ha chiarito – e non aveva capito la gravità dell'accaduto, che era morto".

Il papà di Hjorth: "Vicini alla famiglia del vice brigadiere Cerciello Rega"

Parole di affetto e comprensione verso il figlio e di vicinanza alla moglie e alla famiglia del carabiniere ucciso: "Penso sempre alla disperazione dei cari del vice brigadiere morto. Proprio per questo chiedo che sia fatta chiarezza su tutti i punti oscuri". I legali difensori infatti hanno presentato l'istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame, e un pool di investigatori privati condurrà delle indagini parallele a quelle della magistratura, per accertare che tutto sia svolto nella maniera corretta, e che vengano messe alla luce le zone d'ombra ancora presenti. E ha aggiunto: "Provo dolore come se avessi perso un figlio, ma non credo che le mie parole siano utili per loro".

Gabriel Christian Hjorth era in vacanza in Italia dallo zio

Come spiegato da papà Fabrizio, Gabriel Christian Hjorth con la sua famiglia nei giorni precedenti all'omicidio erano in vacanza in Italia, a trovare lo zio, fratello del padre e i nonni, a Fregene. "Sono italiano, ma lavoro negli Stati Uniti da quando ero giovane. Tutti gli anni veniamo qui d'estate, i miei figli sono molto legati allo zio". E proprio mentre si trovava sul litorale della provincia di Roma a trascorrere le vacanze, secondo quanto racconta il padre di Gabriel, suo figlio è stato contattato da Finnegan Lee Elder, un suo amico con cui aveva studiato al liceo, che gli aveva detto che era arrivato a Roma. Entusiasti di incontrasi all'estero, lontano dagli Stati Uniti, per un'avventura nella Capitale di uno dei Paesi più belli del Mondo, si erano dati appuntamento a Roma, dove Natale Hjorth è arrivato accompagnato dallo zio.

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