Carabiniere ucciso, i due ragazzi arrestati descritti come “violenti” e “combinaguai”
Il caso dei due ragazzi statunitensi "spacca" anche l'opinione pubblica a stelle e strisce. I media d'oltreoceano, infatti, stanno seguendo con grandissima attenzione la vicenda che riguarda i due loro concittadini, e nelle ultime ore tantissime persone che conoscono i due ragazzi sono state intervistate dai vari giornali e canali televisivi. E i pareri sono quanto più contrastanti possibili: si va dal classico "bravo ragazzo" incapace di compiere gesti simili a descrizioni tutt'altro che lusinghiere, che vanno da "violento" e "combina guai". Le famiglie dei due ragazzi, per ora, chiedono il massimo riserbo e di rispettare la propria privacy.
Intervistati dalla CBS, alcuni vicini di casa hanno parlato di Finnegan Lee Elder come uno che ne combina di tutti i colori ("troublemaker", nell'intervista originale), spiegando anche che più volte è rientrato a casa completamente ubriaco o addirittura vomitando davanti alla loro abitazione. L'altro giovane, invece, Gabriel Natale-Hjorth, è stato descritto da alcuni suoi ex-compagni della Tamalpais High School come "violento" e "coinvolto in attività che non vorresti facessero i tuoi figli", ha spiegato alla CBS lo studente Tommy Flynn, "ho sempre saputo che fosse un cattivo ragazzo, ed è conosciuto in città come un personaggio delinquente".
Diametralmente opposti, invece, i pareri di altri vicini sui due giovani. In particolare, una vicina di casa di Elder lo ha descritto come "un bravo ragazzo, fin da bambino uno dei più bravi del quartiere. Non riesco a immaginarlo commettere un gesto simile". Si tratterebbe insomma semplicemente di un "ragazzo alla moda", tutt'altro che capace di compiere un gesto come quello di cui è accusato, e che per questo lei stessa si dice "sorpresa e scioccata".
La famiglia di Elder: "Rispettate la nostra privacy
La famiglia di Finnegan Lee Elder si è detta a sua volta di essere "scioccata e costernata" dagli avvenimenti che sono stati riferiti loro riguardante il proprio figlio, nonché di aver avuto "pochissima informazione indipendente su questi eventi", ma che come famiglia intendono "esprimere le nostre più profonde condoglianze alla famiglia e alla comunità che amava il brigadiere Cerciello Rega". La famiglia di Elder, intervista dalla rete televisiva Abc, ha spiegato anche di "non essere stati in grado di avere alcuna comunicazione con nostro figlio", e chiedono dunque di "rispettare la nostra privacy in questo tempo difficile. I nostri pensieri sono per tutti coloro che sono stati toccati da questa tragedia", hanno concluso quindi i familiari del giovane.