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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Carabiniere ucciso, ecco la foto dell’arma del delitto: coltello dei Marines lungo 18 centimetri

Ka- bar, il pugnale dei Marines utilizzato da Lee Elder per uccidere il vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega è una lama fissa di 18 centimetri. La foto mostra l’arma del delitto originale, refertata dai militari dopo averla ritrovata sporca di sangue in un controsoffitto dell’Hotel Meridien a Roma.
A cura di Alessia Rabbai
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L'arma del delitto originale utilizzata per uccidere il vice brigadiere: un coltello dei Marines di 18 centimetri
L'arma del delitto originale utilizzata per uccidere il vice brigadiere: un coltello dei Marines di 18 centimetri
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Il coltello che ha ucciso il vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega è un Ka-bar, il pugnale dei Marines. Una lama lunga 18 centimetri, utilizzata dalle forze armate statunitensi durante la Seconda Guerra Mondiale. Lee Elder lo aveva con sé la notte di venerdì 26 luglio scorso e l'ha usato per colpire undici volte il carabiniere, trapassandogli colon, stomaco e intestino, mentre il collega Andrea Varriale era impegnato a tentare di fermare l'altro ragazzo, Christian Gabriel Natale Hjorth.

Ka-bar il pugnale dei Marine che ha ucciso il carabiniere

La foto mostra il coltello originale: è proprio dell'arma del delitto utilizzata per compiere l'omicidio repertata dai carabinieri. Come si legge nell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei due ragazzi americani firmata dal gip Chiara Gallo, si tratta di un "coltello a lama fissa, tipo ‘Trench knife' Ka-Bar Camillus con lama brunita, con impugnatura di anelli di cuoio ingrassato e pomolo in metallo brunito". I militari l'hanno trovata nel controsoffitto della stanza 109 dell'Hotel Meridien, dove i due ragazzi si sono nascosti dopo l'aggressione. Sulla lama, che apparteneva proprio a Elder Lee, c'era del sangue. I carabinieri sono convinti appartenga proprio al vice brigadiere ucciso.

Il vice brigadiere dei carabinieri ucciso a coltellate

Lee ElderGabriel Natale Hjorth dopo l'accoltellamento sono scappati. Varriale non li ha inseguiti, ma è rimasto accanto al vice brigadiere, provando a tamponare il sangue che fuoriusciva copioso dalle ferite, aiutandosi con una maglietta. Il collega del carabiniere rimasto ferito ha dato l'allarme catapultandosi verso l'auto di servizio, per allertare le pattuglie. Le sue condizioni sono parse fin da subito disperate, data la gravità  e il numero dei colpi inferti. Sul posto è arrivata l'ambulanza, con i paramedici a bordo che hanno soccorso Mario Cerciello Rega e l'hanno trasportato a sirene spiegate verso l'ospedale Santo Spirito, dov'è morto poco dopo.

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