Carabiniere ucciso, ci sarebbe un secondo indagato: il militare che ha scattato la foto
Ci sarebbe un secondo indagato nell'inchiesta della Procura di Roma che indaga sulla foto che ritrae Christian Gabriel Natale Hjorth bendato e ammanettato in caserma. Sarebbe il militare che ha scattato la foto nella caserma di via in Selci, gesto per il quale i pubblici ministeri contesterebbero e il reato di rivelazione del segreto d'ufficio. Gli inquirenti avrebbero ascoltato decine di carabinieri in tutta Italia. A seguito dell'accaduto, poco dopo lo scatto apparso sui tutti i giornali, anche Oltreoceano, gli investigatori sono risaliti al carabiniere che ha bendato il ragazzo. Il diciottenne californiano, dopo l'arresto e la convalida del fermo si trova nel carcere di Regina Coeli a Roma, ritenuto responsabile di concorso in omicidio insieme al coetaneo Finnegan Lee Elder per la morte del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso a coltellate la notte del 26 luglio scorso in via Cossa, nel quartiere Prati a Roma.
A diffondere la foto di Hjorth bendato sarebbe stato un poliziotto
Resta ancora poco chiaro se chi ha scattato la foto e chi l'ha diffusa siano due persone diverse o la stessa. Nei giorni scorsi, infatti, Il Giornale aveva reso noto che a rendere pubblica la foto di Natale Hjorth bendato e ammanettato sarebbe stato un poliziotto, una persona ‘vicina' al carabiniere che ha scattato la fotografia e al quale il militare l'avrebbe inviata in forma riservata con il telefonino. Il poliziotto, una volta ricevuto lo scatto, l'avrebbe condiviso in diversi gruppi WhatsApp. Il 6 agosto scorso la Questura avrebbe infatti interrogato diversi agenti sospettati: il responsabile sarebbe sottoposto a una doppia indagine: accusato dalla Procura militare e da quella civile per divulgazione di notizie segrete o riservate. Se fosse così il poliziotto rischierebbe la sospensione dal servizio o il congedo con disonore.
Carabiniere ucciso, spuntano nuovi video sulla notte dell'omicidio
I carabinieri del Nucleo Operativo di via In Selci hanno acquisito altre immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nel quartiere, in prossimità del luogo dei delitto, in via Pietro Cossa. Si tratta di frammenti che potrebbero fornire ulteriori elementi agli inquirenti, dettagli che potrebbero aiutarli a far luce sui 20 minuti di buio, durante i quali Hjort ed Elder non vengono più ripresi, mentre percorrono un tratto di strada di circa cento metri. Tuttavia continuerebbero a mancare all'appello i video che immortalano l'incontro tra i due ragazzi americani e i militari Cerciello Rega e Varriale, il momento della colluttazione e dell'accoltellamento.