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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Carabiniere ucciso, a diffondere la foto di Hjorth bendato in caserma sarebbe stato un poliziotto

La Questura di Roma avrebbe ascoltato alcuni poliziotti sospettati di essere coinvolti nella diffusione della foto di Hjorth, in carcere per l’omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, bendato e ammanettato in caserma. Il responsabile sarebbe un agente “vicino” al carabiniere che l’ha scattata, poi individuato dall’Arma e trasferito altrove.
A cura di Alessia Rabbai
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Sarebbe un poliziotto la persona che ha diffuso la foto di Christian Gabriel Natale Hjorth, bendato e ammanettato in caserma. Secondo quanto riporta Il Giornale, si tratterebbe di un agente della Polizia di Stato, una persona vicina al carabiniere che ha scattato la fotografia e al quale il militare l'avrebbe inviata con il telefonino in forma riservata, prima di essere individuato tramite un'indagine interna dell'Arma e trasferito altrove, secondo quanto si apprende, ‘con un ruolo non operativo'. Nella giornata di ieri la Questura avrebbe infatti interrogato diversi poliziotti sospettati: il responsabile sarebbe stato sottoposto a una doppia indagine: accusato dalla Procura militare e da quella civile per divulgazione di notizie segrete o riservate. Se fosse così il poliziotto rischierebbe la sospensione dal servizio o il congedo con disonore.

La foto di Hjorth bendato e ammanettato che ha fatto il giro del Mondo

La foto di Chistian Gabriel Natale Hjorth bendato e ammanettato, scattata da un carabiniere in caserma ha fatto il giro del Mondo, diventata in pochissime ore virale sui social network e pubblicata dai giornali, anche Oltreoceano. Un'immagine che ha turbato molte persone, che hanno affermato di vedersi davanti agli occhi violato lo Stato di Diritto. La foto ritrae Hjorth curvo, seduto su una sedia, mani costrette dietro alla schiena e benda sugli occhi, accerchiato da diversi militari. Uno scatto dal quale l'Arma ha dichiaratamente preso le distanze e sul quale le famiglie dei due ragazzi americani arrestati, perché ritenuti responsabili dell'omicidio in concorso del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, non si sono pronunciate, per rispetto delle indagini in corso e del lavoro della Procura. I genitori hanno però nel frattempo assoldato un pool di investigatori privati che svolgeranno indagini parallele rispetto a quelle della giustizia italiana.

Dubbi sui filmati dell'incontro tra i due americani e i carabinieri. Esistono oppure no?

Continuano a ritmo serrato le indagini sull'omicidio del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ma alcuni punti della ricostruzione dei fatti risultano poco chiari. Ne sono convinti i legali difensori di Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth, che hanno chiesto alla Procura di Roma di poter acquisire tutti i video della notte tra il 25 e il 26 luglio scorso. Di particolare interesse alle indagini risulterebbero le immagini dell'incontro tra i due ragazzi californiani, poco più che maggiorenni e i due militari. Tuttavia al momento, ciò di cui si è al corrente, è che il servizio di sorveglianza di una banca nei pressi del luogo del delitto, fosse fuori uso. Ma i legali difensori, come l'avvocato Roberto Capra, che assiste il giovane Elder, hanno affermato che esistono versioni contrastanti sull'esistenza o meno dei filmati che immortalerebbero il momento della colluttazione e dell'accoltellamento. Nel frattempo gli avvocati di entrambi hanno presentato l'istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame, il processo sarà fissato per il prossimo settembre.

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