Capodanno 2016 Roma, tutti contro il Campidoglio: “La festa si deve fare”
Lo chiedono i commercianti, gli albergatori, il Partito democratico con un appello, gli ex primi cittadini della Capitale e anche il governo per bocca del ministro della Cultura, Dario Franceschini: la festa di Capodanno a Roma si deve fare. Il commissario straordinario Tronca pochi giorni fa ha deciso di cancellare il tradizionale concerto per la notte del 31 dicembre, causa mancanza di soldi. Una scelta criticata da molti cittadini e dal governo che si sta attivando per far cambiare idea al commissario. Le casse del Comune sono vuote e Tronca ha deciso di non gravare ulteriormente sul bilancio del Campidoglio per organizzare il concertone, che tra l'altro lo scorso anno è costato oltre 700mila euro. Per questo la giunta sta cercando alcuni sponsor privati per cercare di non spendere soldi pubblici.
Il presidente di Confcommercio, Lorenzo Tagliavanti, ha già assicurato un contributo per salvare la festa. "La capitale d'Italia non può restare senza eventi e in uno spirito di collaborazione istituzionale daremo il nostro contributo", ha detto Tagliavanti. "Ci rendiamo conto – continua Tagliavanti – che ci sono i primi segnali di recupero dell'economia, che è il Natale del Giubileo, che la città vive di turismo e che in questo clima internazionale non possiamo permetterci di spegnere le luci di Roma ma la dobbiamo mantenere viva e accesa. Queste riflessioni mi hanno portato a ragionare con la mia giunta per dare un contributo di 100-150mila euro".
Critiche alla decisione di Tronca sono arrivate anche da due ex sindaci di Roma, Francesco Rutelli e Gianni Alemanno. "Si faccia il concerto a costo economico chiedendo a chi viene a suonare di farlo gratuitamente o a poco prezzo", ha detto Rutelli, mentre Alemanno ha affidato il suo parere a un tweet.
"È un appello accorato quello che rivolgiamo al commissario Tronca: a Capodanno non si spenga la città e si dia modo ai romani e alle romane di vivere in quelle strade e in quelle piazze che, proprio alla fine dell'anno, sono animate da eventi e appuntamenti. Solo pochi giorni fa è stato il ministro alla Cultura, Dario Franceschini, a dire che la paura si sconfigge con la cultura e oggi Roma corre il rischio di spegnersi in una delle notti più lunghe dell'anno. Ribadiamo l'appello perché questo non avvenga, anche a fronte di un regolare bando che ha visto la partecipazione e l'entusiasmo di tante organizzazioni culturali. Il danno arrecato a Roma sarebbe enorme, non solo in termini di credibilità, ma anche per un vuoto culturale e commerciale che la città non merita". Così in una nota il Pd di Roma.