Capoccioni (M5s) senza maggioranza in III Municipio denuncia l’opposizione. Pd: “Metodi fascisti”

Roberta Capoccioni va avanti per la sua strada, continua a presiedere iniziative pubbliche e a convocare incontri con la cittadinanza. La minisindaca del III Municipio del Movimento 5 selle, sembra tira dritto, incurante di non avere più nei numeri una maggioranza nell'aula di piazza Sempione. A darle una mano anche le opposizioni che, da Natale ad oggi ancora non sono riuscite a presentare una mozione unitaria, necessaria per raccogliere le firme necessarie per far decadere la minisindaca.
Roberta Capoccioni denuncia in Procura chi la sfiducia
Ora la vicenda rischia di complicarsi e Capoccioni ha annunciato su Facebook (unico accenno in queste settimane alla crisi della sua maggioranza che ha perso quattro consiglieri), di essersi recata in Procura per diffidare i firmatari della mozione di sfiducia che, a suo avviso, conterrebbe delle vere e proprie "bugie", sull'attività della sua maggioranza: "Fino a qualche mese fa vigeva la regola che in politica tutto fosse permesso. Con l’ingresso dei cittadini nelle istituzioni questo patto malsano è stato spezzato e chiunque faccia un uso strumentale della verità per i propri fini personali, ne sarà chiamato a rispondere davanti ad un tribunale". "L’imponente lavoro fatto in questo anno e mezzo da questa Giunta – prosegue Capoccioni – è stato interamente protocollato e consultabile per trasparenza sul sito istituzionale, è fin troppo facile confutare, totalmente, tutti i punti della mozione di sfiducia, non in aula, ma presso la Procura! Così chi vorrà giocare con i fatti e mentire ai propri elettori, sarà chiamato a risponderne difronte ad un P.M.!"
Marchionne (Pd): "Metodi fascisti"
Paolo Marchionne, consigliere municipale ed ex presidente del Partito democratico, va all'attacco e, dopo aver definito ‘fascisti' i metodi di Capoccioni, invita la presidente pentastellata a non perdere tempo in Procura "dove hanno questioni e problemi ben più seri ed importanti da risolvere. "La Presidente Capoccioni del M5S minaccia querela contro l'opposizione per aver scritto e firmato la mozione di sfiducia. – spiega Marchionne – Da ex Presidente di Municipio mi sento di dare un consiglio alla Capoccioni: si confronti con la sua maggioranza che non c'è più invece che perdere tempo in Procura dove hanno questioni e problemi ben più seri ed importanti da risolvere".
Manca una firma per chiudere il governo M5s in III Municipio
Per chiudere (almeno per ora) l'esperienza del Movimento 5 stelle in III Municipio manca la firma di un consigliere per arrivare ai 14 che, rappresentando la maggioranza, farebbero decadere la giunta. Si tratta di Cristiano Bonelli, anche lui ex presidente, ma del centrodestra, eletto con la Lista Marchini e ora nel gruppo misto. Ieri Bonelli ha annunciato di star consultando i suoi "elettori" e che al più tardi giovedì apporrà la sua firma alla mozione di sfiducia: “Mandare a casa una giunta scelta dal 64% dei votanti non è un atto politico da compiere a cuor leggero, almeno io avverto forte la responsabilità di questa decisione, tenendo conto inoltre che una parte di quel 64% è composto da elettori di centro destra che pur di non vedere tornare la fallimentare sinistra in Campidoglio scelse ‘il male minore' votando M5s al ballottaggio .Certo, in pochi si sarebbero aspettati l'attuale sconcertante situazione ma così è andata".