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Caos sull’abbattimento ‘lungomuro’ di Ostia, intervento del Tar ma il Comune tira dritto

Caos sull’abbattimento del ‘lungomuro’ di Ostia dopo un twitt del commissario Stefano Esposito che annuncia il pronunciamento del Tar a favore dei balneari, l’assessore Sabella precisa: “Il pronunciamento non fa cambiare la nostra decisione di assicurare i diritti dei cittadini di accedere al mare”.
A cura di Valerio Renzi
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Domani la giunta comunale si riunirà ad Ostia con Ignazio Marino da poco presidente ad interim del X municipio in attesa di nuove elezioni, e solo ieri l'assessore alla legalità Alfonso Sabella ha invitato i gestori degli stabilimenti "a far trovare i varchi aperti al nostro arrivo". Ma stasera alcuni momenti si sono vissuti momenti di caos all'interno del Pd dopo il twitt di Stefano Esposito: "Sorpresa TAR: no varchi ad #ostia strada legalità non è mai semplice #ivarchisiaprono #ruspedellalegalità". Il senatore Esposito è da alcune settimane il commissario del Pd di Ostia, chiamato da Renzi e Marino a far fronte alle infiltrazioni mafiose nel territorio e all'assedio del malaffare alle istituzioni locali.

L'oggetto del contendere è il così detto ‘lungomuro', con cui i titolari degli stabilimenti balneari impediscono l'accesso alla spiaggia. Ma poco dopo arriva una nota di Sabella che ribadisce come l'amministrazione non sia disposta a fare neanche un passo indietro, e che il Tar non abbia disposto nessuna sospensiva per l'apertura dei varchi alle spiagge. "Il Tar ha ribadito con una sua decisione non di sospendere i provvedimenti di apertura dei varchi, ma di ritenere le planimetrie insufficienti a individuare la loro localizzazione. – scrive Sabella – Quelle planimetrie sia detto per inciso portano la firma dell'ingegner Remo Papagni, presidente di Assobalneari, ovvero dei concessionari degli stabilimenti".

L'assessore alla Legalità non rinuncia però a tendere la mano alla lobby dell'ombrellone. "Il pronunciamento non fa cambiare la nostra decisione di assicurare i diritti dei cittadini di accedere al mare. Nell'udienza, che il Tar ha fissato per il 6 maggio, dimostreremo come in realtà i varchi fossero individuabili attraverso precedenti atti amministrativi – spiega -. Laddove comunque dovessero persistere dei dubbi indicheremo la localizzazione, se sarà possibile farlo con rapidi percorsi condivisi bene. Altrimenti sapremo indicare le aree per i varchi più consone all'attuale situazione del litorale e di maggiore interesse pubblico".

Su Facebook rilancia il capogruppo di Sel in Campidoglio Gianluca Peciola: "Il Tar dà ragione ai balneari in merito all'apertura dei varchi a Ostia. Lo rifarei mille volte e penso che ora spetti ai cittadini di Ostia e alla società civile intervenire a sostegno del mare come bene comune e contro la privatizzazione delle spiagge. Giù i muri! Lanciamo una grande manifestazione a Ostia per liberare il mare".

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