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Caos Metro C, migliaia di passeggeri bloccati ai tornelli. M5s: “Vergogna! Partita campagna denigratoria”

Problemi questa mattina alla stazione della Metro C San Giovanni, interscambio con la linea A, dove, denuncia il Codacons, “migliaia e migliaia di viaggiatori scesi dalla metro C sono stati bloccati ai tornelli, a causa delle banchine già stracolme di passeggeri”. Risponde Enrico Stefàno, Movimento 5 Stelle: “Come era prevedibile, è partita la campagna denigratoria nei confronti di Atac e della città. I nodi di scambio per loro natura attirano un numero elevato di utenti, e specie nelle ore di punta, può accadere che gli ingressi siano contingentati dato il grande afflusso”.
A cura di Enrico Tata
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Al nodo di scambio tra la Metro C e A di San Giovanni, stazione inaugurata due settimane fa, questa mattina si è creata per circa dieci minuti una lunga coda ai tornelli e gli ingressi alla banchina della linea A sono stati contingentati a causa del ritardo di un treno. Denuncia il Codacons: "Il caos è scoppiato stamattina, quando migliaia e migliaia di viaggiatori scesi dalla metro C sono stati bloccati ai tornelli, a causa delle banchine già stracolme di passeggeri e non più in grado di sostenere l'afflusso di utenti. Una congestione totale, come testimonia il video realizzato dal Codacons e pubblicato sulla pagina Facebook dell'associazione, con disagi per migliaia di cittadini".

A stretto giro è arrivata la risposta di Enrico Stefàno, Movimento 5 Stelle, presidente della Commissione mobilità in Campidoglio. "Come era prevedibile, è partita la campagna denigratoria nei confronti di Atac e della città. I nodi di scambio per loro natura attirano un numero elevato di utenti, e specie nelle ore di punta, può accadere che gli ingressi siano contingentati dato il grande afflusso. Succede a Roma già a Termini, succede in tutte le città  occidentali. Che avvenga a San Giovanni è un bene, vuol dire che la Metro C è attrattiva, e molte persone hanno deciso (finalmente) di lasciare a casa l'auto". Dello stesso parere il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Campidoglio Paolo Ferrara: "Vergogna! Quanto gli piace la calunnia a questi partiti? Sono senza dignità e secondo me, con questo odio verso la città, portano anche un poco sfortuna".

Spiega Enrico Stefàno che la Metro C, che oggi ha una frequenza di 12 minuti, a livello di infrastruttura e di materiale rotabile potrebbe arrivare subito ad avere una frequenza a 9 minuti. "Siamo in attesa delle autorizzazioni da parte della Commissione di Sicurezza e di Metro C Spa, dato che qualcuno in passato si era dimenticato di prevedere questa possibilità.Sotto non si può scendere finché  non saranno completati i lavori del tronchino di inversione a via Sannio, tra circa due anni", spiega Stefano. "La Metro A sta viaggiando sempre regolare (ad eccezione dei 10 minuti di stamattina), al massimo previsto dal contratto di servizio con 32 treni su 32 nelle ore di punta. Questo significa treni ogni 2'30″/3′, che ha sempre consentito uno scambio efficace tra le due linee.

Pedica, Pd: "Nodo di scambio a San Giovanni una bomba a orologeria"

I due consiglieri 5 Stelle si riferiscono non solo alle denunce del Codacons, ma anche alla reazione dell'opposizione in Campidoglio. Sostiene Stefano Pedica, Partito democratico: "La congestione di passeggeri a San Giovanni, nel nodo di scambio tra linea C e A, soprattutto nelle ore di punta, è una bomba a orologeria. È evidente che c'è un enorme problema di sicurezza e l'unico modo per risolverlo è aumentare il numero dei treni. Le vetture vanno incrementate non solo sulla linea C ma anche sulla linea A, che dopo l'apertura della nuova metro è al collasso".

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