Campidoglio, rotazione dei dirigenti: nessuna rivoluzione e Raggi “salva” Marra
Ieri la sindaca di Roma Virginia Raggi ha firmato l'ordinanza sulla rotazione dei dirigenti, così come previsto dal piano anticorruzione siglato tra Campidoglio e Anac. Nessuna rivoluzione: tanti i dirigenti che rimangono ai loro posti, su pressione soprattutto di presidenti di municipio e assessorati che non vogliono perdere il personale con cui hanno già messo in cantiere diverse procedure e che conoscono la materia. Ben venticinque le posizioni apicali confermate, mentre undici i dirigenti destinati ad altri uffici. Mancano ancora i vertici della Polizia Locale, dove si va verso la conferma di Diego Porta, dell'avvocatura generale, della ragioneria e del dipartimento politiche sociali.
Nonostante le pressioni di una parte consistente del Movimento 5 stelle cittadino e nazionale, rimane al suo posto Raffaele Marra. Fedelissimo della sindaca, già alla corte di Alemanno e Polverini, Marra era stato nominato vicecapo di gabinetto per essere poi spostato a capo del personale a seguito delle polemiche politiche. Soddisfatta la sindaca che ha parlato di scelte all'insegna di "merito e trasparenza".
Raggi: "Risparmi e tagli contratti esterni"
Con un post su Facebook Raggi ha anche chiarito i numeri dei tagli, in particolare per i contratti esterni e del personale legato agli uffici di sindaca e assessori:"Per capire la portata del fenomeno e il cambiamento che si è prodotto con il nostro arrivo bisogna dare quindi un po' di dati. Il primo: il numero degli incarichi conferiti dalla attuale amministrazione capitolina ex art. 110 del Tuel, che disciplina i contratti a tempo determinato per i dirigenti, al momento è pari a ‘zero'. Si tratta dei contratti solitamente più onerosi. Secondo dato: finora sono 33 i contratti stipulati ex art. 90 del Tuel, relativi all'attività di staff di sindaco e assessori, per una spesa totale di poco più di 1 milione e 800mila euro. Vale la pena fare un confronto con il passato: solo dal 2012 al 2015 le precedenti amministrazioni comunali hanno stipulato 124 contratti ex art. 110 e 187 ex art. 90 per una spesa complessiva di 29.606.617,45, pari a oltre 7 milioni e 400mila euro l'anno.