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Camion bar e bancarelle: scontro all’interno del M5s su emendamento salva Tredicine

Il Campidoglio ha presentato al Tavolo sul Decoro il piano di riordino del Comune di Roma riguardo il commercio ambulante nel centro storico. Via bancarelle e camion bar davanti i monumenti della capitale, che saranno spostati. Ma alla Regione, sempre il M5s ha presentato un emendamento che potrebbe contrastare il lavoro di Roma Capitale.
A cura di Natascia Grbic
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Alla Regione Lazio si è svolto ieri il Tavolo del Decoro, nel quale è stato presentato il piano di riordino del Comune di Roma riguardo il commercio ambulante nel centro storico. Le bancarelle che vendono souvenir turistici, panini e bibite non stazioneranno più in modo massiccio davanti i monumenti della capitale e saranno dimezzate. Quelle che dovranno lasciare le vie del centro, saranno trasferite in altri municipi e in aree prive di interesse storico e artistico. Fontana Di Trevi, Colosseo, piazza San Giovanni in Laterano quindi, non avranno più intorno a loro i camioncini che vendono statuette con Padre Pio e repliche dei Fori Imperiali in miniatura. Il Tavolo del Decoro si è riunito dopo la sentenza della Corte di Cassazione a sfavore delle bancarelle e dei camion bar pronunciata la scorsa settimana. Ai lavori hanno partecipato Francesco Prosperetti, della Soprintendenza Speciale di Roma, la Sovrintendenza capitolina, il Dipartimento attività produttive di Roma Capitale, la Polizia locale l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Lazio Gian Paolo Manzella e le associazioni di categoria. Sembrerebbe quindi che la battaglia portata avanti dall'amministrazione a 5 Stelle contro il commercio ambulante nel centro storico sia arrivata alla sua fine. Forse.

L'emendamento del M5s alla Regione che potrebbe contrastare il Campidoglio

Ma il Campidoglio potrebbe presto trovare un intoppo nel suo piano di dimezzare le bancarelle. E potrebbe trovarlo proprio tra le sue fila, all'interno del M5s. Le consigliere regionali Roberta Lombardi e Francesca De Vito hanno presentato un emendamento al Testo unico per il commercio del Lazio in cui si propone di considerare alcuni esercizi commerciali ambulanti alla stregua di locali storici, botteghe d'arte e attività tradizionali. L'emendamento è stato presentato da Lombardi e De Vito e firmato anche da quattro consiglieri di Forza Italia: Antonello Aurigemma, Pasquale Cicciarelli, Giuseppe Simeone e Adriano Palozzi. Nel testo si legge che possono essere considerati locali storici anche:

"le attività di commercio su area pubblica tradizionali o caratteristiche della struttura commerciale del territorio, qualora istituite con appositi atti autorizzativi, da almeno 50 anni, quali i rivenditori di souvenir (c.d. urtisti), bibite e gelati, caldarroste, libri, frutta tipica, granite (c.d. grattachecche), svolte continuativamente in modo da riguardare esclusivamente le merceologie elencate negli atti originali di istituzione, eventualmente adeguate all’evoluzione dei prodotti".

"Voglio pensare si tratti di una svista”, ha detto Carlo Cafarotti, intervistato da Il Fatto Quotidiano. “Noi andiamo avanti per la nostra strada, non ci faremo fermare da un emendamento. La sindaca nei giorni scorsi ha detto chiaramente qual è la linea e noi la perseguiremo".

Lombardi – De Vito: "Nessuno scontro, abbiamo lavorato con Roma Capitale"

E c'è già chi parla di scontro intestino interno al Movimento 5 stelle, diviso tra Comune e Regione. Roberta Lombardi, che ha presentato l'emendamento insieme a Francesca De Vito, ha però voluto chiarire una cosa: la loro non è stata una norma "salva Tredicine". "L’emendamento in questione – ha scritto Lombardi in un post su Facebook – A cui ho apposto la mia firma, vieta le concentrazioni nel settore ambulante disponendo che un determinato soggetto (persona fisica o giuridica) sia in possesso di massimo 4 autorizzazioni di concessione. Che vuol dire? Che gli emendamenti a mia firma sul TUC, in questi giorni in Consiglio per fornire uno strumento normativo aggiornato ad imprese, artigiani e botteghe storiche, non corroborano una situazione pre-esistente fatta di monopoli – rappresentati dai Tredicine – ma anzi mirano a smontarli quei monopoli e a risolvere una problematica di decoro e rispetto degli spazi urbani che possa giovare anche al lavoro del Campidoglio". "Abbiamo lavorato in accordo e sinergia con Roma Capitale – ha spiegato in un video Francesca De Vito – Nel rispetto della loro azione amministrativa e niente che possa danneggiare le loro scelte verrà portato avanti". Non ci sarebbe quindi nessun litigio con Virginia Raggi e il Campidoglio, anche se – a giudicare anche dalle parole di Cafarotti – questo emendamento potrebbe creare un po' di attriti all'interno del M5s.

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