Cadavere carbonizzato a Trigoria, svolta nel caso: donna bruciata per riscuotere la pensione
Potrebbe prendere una piega inaspettata il caso del cadavere trovato a Trigoria il 3 giugno scorso, tra cumuli di rifiuti e detriti lasciati in un’area abbandonata. In un primo momento si era pensato a una prostituta uccisa in modo orribile e poi lasciata bruciata per giorni – tanto che inizialmente si credeva che il corpo fosse stato fatto a pezzi per una ritorsione o un brutale regolamento di conti. Le cose, invece, potrebbero essere diverse: secondo quanto riportato da Il Messaggero, infatti, l’autopsia ha svelato che il cadavere appartiene a una donna di circa sessant’anni (l’età è stata determinata dal piede) malata di un tumore al cervello. Gli inquirenti sono quindi propensi a pensare di non trovarsi di fronte a un brutale femminicidio, ma a un occultamento di cadavere per continuare a riscuotere la pensione. Per questo hanno chiesto di segnalare casi di anziani scomparsi o che non vengono visti in giro da un po’ di tempo.
Cadavere carbonizzato a Trigoria, si cerca tra gli anziani scomparsi
Il macabro ritrovamento è stato fatto il 3 giugno, in un campo a Trigoria noto per i roghi dei rifiuti che intossicano la zona. Il corpo è stato notato dai Vigili del Fuoco, chiamati a spegnere un incendio: e lì, tra i cumuli di immondizia, hanno notato il cadavere. Tanto era messo male che inizialmente si era pensato che fosse stato fatto a pezzi, in quella che sembrava un’esecuzione – punizione esemplare verso qualcuno che si era ribellato o che forse sapeva troppo. Subito si era pensato a una prostituta, dato che le ragazze frequentano molto quella zona di giorno. Ma nessuna aveva notato la scomparsa di una di loro. Poi si è scoperto che quelle che sembravano parti di corpo mancanti erano in realtà solo state divorate dalle fiamme: nessuno, quindi, si era messo a tagliare il corpo. Adesso, la svolta. E forse è proprio tra gli anziani scomparsi che si nasconde la risposta al mistero di questo caso.