Bus in fiamme a Roma, Raggi: “Mi assumo le mie responsabilità, ma ci hanno lasciato Atac a pezzi”

Virginia Raggi commenta ancora il caso dei due autobus andati in fiamme ieri, uno dei quali nel cuore di Roma, in via del Tritone, a pochi passi da piazza di Spagna e via del Corso. Quest'ultimo mezzo, distrutto da un incendio scoppiato per un corto circuito all'impianto elettrico, ha fatto sapere Atac, era stato costruito nel 2003, quindi molto vecchio. "Io sono pronta ad assumermi tutte le mie responsabilità e me le sto già assumendo, ma se le assumano anche i ‘capaci' di prima che ci hanno lasciato un'azienda a pezzi", dice la sindaca di Roma. Bersaglio di Raggi sono i vertici passati dell'azienda e le amministrazioni che l'hanno preceduta: "Parlo di tutti quelli che la hanno gestita nel passato, hanno lasciato che l'Atac andasse per conto proprio". Secondo la prima cittadina "Stiamo facendo tutto il possibile per cercare di recuperare una situazione bloccata da anni. Parliamo di una società con 1,3 miliardi di debiti, un parco mezzi vecchissimo. Abbiamo visto Parentopoli che ha aggravato di costi l'azienda e gare con cui si acquistavano pezzi di ricambio al doppio dei prezzi di mercato", ha concluso Raggi.
Ieri, in seguito all'episodio, aveva parlato per l'amministrazione l'assessora ai trasporti Linda Meleo, che ha annunciato "600 nuovi bus su strada nei prossimi tre anni”. Secondo Meleo "l’amministrazione ha lavorato sin dai primi giorni per mettere in atto un piano strutturato che punti al rinnovo del parco bus. Inoltre Atac sta per pubblicare una gara per implementare e ammodernare i sistemi anti-incendio sugli autobus”.