Bus in fiamme a Roma, la commessa ferita: “Ustioni di 2° e 3° grado dalla faccia alle caviglie”
Le conseguenze potevano essere molto più gravi, ma le fiamme che hanno avvolto l'autobus nella centralissima via del Tritone a Roma hanno comunque causato ustioni di terzo grado a Giorgia, la commessa di un negozio che ha rischiato di restare intrappolata nell'esercizio commerciale. La giovane, ricoverata presso l'ospedale San Giovanni e da poco dimessa, ha spiegato che era da poco giunta nel negozio quando si è accorta delle fiamme, dei passeggeri che scendevano e del tentativo del conducente di spegnere l'incendio.
All'origine dell'incidente, secondo la testimonianza della ragazza, ci sarebbe del combustibile, che si riversava sull'asfalto e che aveva preso fuoco. L'impegno del conducente, intervenuto con l'estintore, non ha risolto la situazione, dato che "da una parte spegneva il fuoco, dall'altra riusciva". In appena trenta secondi, il veicolo è stato totalmente avvolto dalle fiamme ed è seguita l'esplosione, che ha poi distrutto i vetri del negozio. Quando il fuoco ha cominciato a bruciare il tappetino all'ingresso, la giovane ha deciso di aprire la porta e scappare prima che la via di fuga fosse completamente chiusa dalle fiamme. Ora, spiega ancora Giorgia, "le vetrine sono bruciate, gli abiti sono bruciati… è tutto bruciato". Quanto a lei, poteva andare peggio, ma le ferite refertate parlano di ustioni di secondo e terzo grado a caviglie, braccia, mani e viso.
Preoccupazione per quanto accaduto è stata espressa, tra gli altri, dal sindacato Cambiamenti M410, che attraverso la portavoce Micaela Quintavalle, ha spiegato che "purtroppo il problema è sempre quello: si taglia sui servizi che dovrebbero essere finalizzati a manutenzione e sostituzione dei mezzi: quest'estate andrà sempre peggio". Incidenti ai mezzi pubblici non sono nuovi, né a Roma né altrove, per questo, prosegue Quitavalle, "quello che dispiace è che tutta questa attenzione ci sia perché accaduto in centro, quando in realtà non è niente di nuovo".