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Bruciata la lapide del partigiano Lido Duranti: a 24 anni fu vittima delle Fosse Ardeatine

Sfregio alla lapide di Lido Duranti, partigiano trucidato a ventiquattro anni dai nazifascisti durante l’Eccidio delle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944. La targa, posizionata in piazza Capelvenere ad Acilia, è stata bruciata per mano di ignoti proprio oggi, 25 aprile, giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione.
A cura di Alessia Rabbai
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Lo sfregio alla lapide di Lido Duranti
Lo sfregio alla lapide di Lido Duranti

Sfregio alla lapide in memoria di Lido Duranti, partigiano, vittima a ventiquattro anni dell'Eccidio delle Fosse Ardeatine. La targa in ricordo del giovane trucidato il 24 marzo del 1944 dai nazifascisti che si trova in piazza Capelvenere ad Acilia, è stata brutalmente incendiata per mano di ignoti. A dare notizia Marco Possanzini, segretario di Sin istra italiana per il X Municipio, che ha definito il gesto: "Un fatto gravissimo, un atto vile, oltraggioso, vergognoso, che offende la memoria storica di questo paese e dei suoi eroi antifascisti che hanno combattuto per la democrazia e la nostra libertà. Oggi più che mai, in un’epoca caratterizzata da tentativi di revisionismo e scomposizione della verità storica, mantenere vivi gli ideali della lotta di Liberazione è un dovere civile e morale, soprattutto verso le giovani generazioni. E ha aggiunto: "Chiediamo all’Amministrazione Capitolina, oltre alla condanna ufficiale del gesto vile e vergognoso commesso ad Acilia, il ripristino dell’integrità della lapide commemorativa al nostro eroe nazionale, Lido Duranti. Chiediamo inoltre che si proceda celermente nella modifica della toponomastica trasformando Piazza Capelvenere in Piazza Fratelli Duranti".

Anpi: "gesto vile e ignobile"

Dura la condanna delAnpi di Roma e della sezione del X Municipio ‘Elio Furina': "Nel giorno in cui l'Italia celebra la Liberazione dalla barbarie nazifascista individui che evidentemente ad essa ancora si ispirano, vilmente e nascondendosi nell'ombra scaricano le frustrazioni della sconfitta che ancora bruciano – si legge in una n ota – Invitiamo cittadini ed Istituzioni a ripristinare senza indugio la targa e la corona alla memoria imperitura di Lido. Il rancore criminale della feccia fascista sarà sempre ricacciato nelle profondita' da cui prova ad uscire. W i partigiani, W la Liberazione, viva la Costituzione, ora e sempre Resistenza".

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