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Bracciano, “i prelievi di Acea una bomba per l’ecosistema. A rischio animali e piante”

Il dossier dell’Ispra ha confermato che la flora e la fauna del lago di Bracciano si trovano in uno stato di salute compromesso a causa dell’eccessivo abbassamento del Lago di Bracciano provocato dai prelievi di Acea. A più di un mese dallo stop delle captazioni, ecco come si presenta l’ecosistema.
A cura di Alessia Rabbai
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"Il Lago di Bracciano è sotto stress a causa dei prelievi di Acea che hanno compromesso lo stato di salute di flora e fauna e che costituiscono una minaccia per il suo stato di conservazione". E' quanto emerso dal dossier dell'Ispra, la massima autorità ambientale italiana che in tre relazioni ha messo nero su bianco i risultati di due sopralluoghi svolti nei mesi scorsi sulle rive del bacino sabatino, per una valutazione dell'ecosistema. A partire dal 14 settembre, Acea ha interrotto le captazioni di acqua ad uso idropotabile destinata alla Capitale. Tuttavia il livello del lago ha raggiunto valori record: vicino ai 2 metri al di sotto del valore dello zero idrometrico, è il picco più basso registrato dal 1921, data d'inizio delle misurazioni.

Lago di Bracciano: un complesso e delicato ecosistema

"Il nostro lago è un complesso e delicato equilibrio di ecosistemi acquatici e terrestri, che vivono in stretta relazione con la risorsa idrica – ha spiegato a Fanpege.it Daniele Badaloni, il direttore del Parco di Bracciano e Martignano – E' un grande organismo che respira, che ha una sua forma e una sua stagionalità". Ciò che preoccupa è la velocità con la quale, dallo scorso novembre, il lago ha continuato a scendere e che non ha permesso agli animali e alle piante di adattarsi al cambiamento. "Le oscillazioni oltre un metro e mezzo sono devastanti e non sappiamo se il danno arrecato sarà recuperabile" Gli studiosi che da tempo osservano con attenzione i cambiamenti del lago hanno stimato un periodo che va dai tre ai cinque anni per ristabilire un sano stato di salute.

Le piante: in via d'estinzione la Felce del Lago di Bracciano

In alcuni siti la riva è arretrata di oltre 66 metri, in altri di 20 e 30 metri. Ma è proprio nelle prime porzioni di spiaggia coperta dall'acqua che si sviluppa gran parte della vita del lago "nella località di Poggio delle Ginestre, ad esempio, si vede chiaramente come si sia sviluppata una massa melmosa putrescente: si tratta di piante che fuori dall'acqua non riescono a sopravvivere e creano una bomba nell'ecosistema, compromettendo le sue capacità auto depurative" dice ancora il direttore del Parco. A serio rischio di estinzione la Isoetes sabatina, la Felce acquatica del lago di Bracciano, scoperta da Mattia Azzella, un unicum in tutto il mondo. "L'abbiamo salvata e conservata in provetta – ha assicurato Badaloni – e la impianteremo nuovamente nel suo habitat naturale quando le condizioni saranno favorevoli".

Gli animali: una ricca biodiversità a rischio

Il complesso del "Lago di Bracciano-Martignano" è una Zps, zona di di protezione speciale per le rotte di migrazione degli uccelli nella quale si trovano due Siti di Importanza Comunitaria (Sic) per la tutela e il ripristino deli ambienti forestali e lacustri. "Il mancato intervento a fermare le captazione farebbe supporre la possibilità di una procedura d'infrazione da parte della Commissione europea". Nel territorio del lago vivono 175 specie di animali ed esiste una ricca biodiversità tra uccelli, mammiferi, insetti e anfibi. A rischio le zone in cui nidificano e si nutrono gli uccelli. Nel dossier l'Ispra scrive che "gli eccessivi prelievi costituiscono una minaccia alla conservazione del sito che può determinare la scomparsa di alcune specie e habitat a livello locale".

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