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Botte con i paparazzi: chiesta una condanna a tre anni di carcere per Gigi D’Alessio

Gigi D’Alessio rischia una condanna a tre anni di carcere per una colluttazione con due paparazzi avvenuta nei pressi della sua abitazione all’Olgiata. Oggi la richiesta del pubblico ministero, il prossimo 22 giugno si attende la sentenza.
A cura di Valerio Renzi
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Il noto cantante partenopeo Gigi D'Alessio, rischia una condanna a tre anni di carcere per una vicenda che risale all'11 gennaio del 2007. Il prossimo 22 giugno, a più di dieci anni distanza, è attesa la sentenza. Il giudici della prima sezione penale del Tribunale di Roma dovranno decidere se accettare o meno la richiesta di condanna del pm Cristiana Macchiusi. D'Alessio è accusato di aver ingaggiato una collocazione e di aver sottratto le fotocamere ed altro materiale, a due fotografi che si erano appostati fuori la sua abitazione all'Olgiata.

La scorsa udienza D'Alessio era voluto intervenire in aula, sostenendo che non ci fosse stata nessuna rapina. "Non è certo mia abitudine litigare, ero a casa mia all'Olgiata e fui avvertito dai custodi che erano stati allontanati due paparazzi che cercavano di fotografare la mia abitazione. Loro si misero di fronte a casa mia, appostandosi sulla braccianese da dove si vede bene la mia casa", ha dichiarato. D'Alessio ha parlato di una collocazione, ma ha negato con decisione il furto: "Io chiedevo le fotografie ma mi dissero che non avevano fotografato nulla. Le macchine fotografiche non le presi per impadronirmene ma furono i fotografi a consegnarmele per dimostrare che non avevano fatto foto. I borsoni con gli apparecchi li diedi poi ai carabinieri che hanno fatto un regolare verbale".

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