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Bonifica della discarica di Cupinoro. I cittadini: “Vogliamo sapere se ci sono rifiuti pericolosi”

Un progetto per la copertura definitiva e la bonifica della discarica di Cupinoro, tra Bracciano e Cerveteri, alle porte di Roma. A breve la gara d’appalto, i tempi per l’avvio ai lavori sono di 400 giorni. Cittadini e istituzioni: “Prima del capping vogliamo sapere che tipologia di rifiuti sono stati conferiti”. Il commissario ad acta: “Non serve, è solo curiosità”.
A cura di Alessia Rabbai
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La discarica di Cupinoro alle porte di Roma sarà sottoposta a capping e bonifica. Un provvedimento che i cittadini attendevano da anni, oggetto di un`audizione tra Regione Lazio, istituzioni e comitati del territorio con la presentazione di un progetto che vede la copertura definitiva del sito di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi al confine tra Bracciano e Cerveteri, a Nord della Capitale e la sua successiva riqualifica. Un incontro preceduto da un sopralluogo per verificare le condizioni in cui versa, dalla vasca del percolato agli impianti per lo smaltimento dei gas. A breve sarà istituita una gara d`appalto, dal momento dell'aggiudicazione i tempi previsti per il via ai lavori sono di 400 giorni. Prima del capping definitivo del sito però le istituzioni del territorio hanno chiesto alla Regione una verifica, per accertare che non siano presenti rifiuti pericolosi.

Il progetto di capping definitivo e bonifica della discarica di Cupinoro

Come riporta il documento pubblicato sul portale del Comune di Bracciano, il capping definitivo della discarica di Cupinoro sancisce la sistemazione di tutta l`area del sito. La copertura completa prevede un rivestimento del profilo esterno della discarica con guaine e geosintetici sopra ai quali verrà posto il terreno e un pozzetto per la raccolta dell'acqua piovana, per impedire infiltrazioni. Ciò andrà ad aggiungersi al già esistente sistema di impermeabilizzazione di fondo costituito da argilla e guaina. Un progetto che ha come obiettivi il completo isolamento del corpo rifiuti dall`esterno, il mantenimento e l`ottimizzazione dei sistemi di evacuazione del percolato e captazione del biogas, la successiva rinaturalizzazione dell`area con la piantumazione del verde.

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La discarica di Cupinoro

La discarica di Cupinoro ha visto il termine dei conferimenti il 31 gennaio 2014. La copertura parziale del sito è stata realizzata due anni dopo, tra gennaio e giugno del 2016, con il capping provvisorio del Lotto nord. Cinque mesi dopo, a novembre, la Bracciano Ambiente Spa, che gestiva la raccolta dei rifiuti nel Comune rivierasco al lago sabatino e la discarica stessa, ha dichiarato il fallimento. A gennaio è intervenuta la Regione e, un mese dopo, la nomina di un commissario ad acta, per la gestione post mortem della discarica e l'avvio della procedura di bonifica. Attualmente le attività che vengono svolte al suo interno prevedono il mantenimento della discarica in sicurezza, l`evacuazione del percolato e l`esecuzione del Piano di Monitoraggio e Controllo.

Il Comitato Fermiamo Cupinoro: "Vogliamo sapere quali rifiuti sono stati conferiti"

"Le condizioni in cui versa la discarica sono disastrose – così ha commentato il Comitato Fermiamo Cupinoro che da anni si batte per la riqualifica del sito – Impianti obsoleti e malfunzionanti, macchinari abbandonati e strutture in totale stato di degrado". Comitati e istituzioni del territorio presenti all'audizione hanno espresso la necessità di un carotaggio prima di procedere alla copertura definitiva. Un'indagine approfondita per far luce sulla tipologia di rifiuti conferiti all'interno del sito tra tra il 1991 e il 2004. Una richiesta che ha avuto come voce contraria solo quella del commissario ad acta Peppino Palumbo, che ha definito l'indagine ambientale lunga e costosa.

Le istutuzioni del territorio chiedono un'analisi ambientale

Le istituzioni del territorio, soddisfatte del progetto, hanno chiesto degli accertamenti prima del capping definitivo della discarica. "Vorrei avere la certezza che le matrici ambientali siano regolari, soprattutto nell'area intorno alla discarica – ha detto il sindaco di Bracciano, Armando Tondinelli – finalmente siamo arrivati alla chiusura ma non va dimenticato che la Regione Lazio deve escutere una polizza di otto milioni e mezzo". Presente anche il consigliere Cinque Stelle del Comune di Bracciano Marco Tellaroli che ha espresso la necessità di un esame del rifiuto conferito: "Alla nostra richiesta il commissario ad acta ha dato una risposta molto vaga, definendola una ‘curiosità' – ha detto – Ci rivolgeremo alla Regione per chiedere che sia fatta una verifica del rifiuto presente perché, dato l'aumento esponenziale di tumori in zona, l'inquinamento non deve passare sotto al naso di nessuno". Soddisfatto del progetto anche il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci: "L'interesse delle istituzioni per gestire questa fase è un segnale positivo, ma vorremmo sapere come sia possibile che in anni di vita della discarica i cittadini abbiano versato nella tassa rifiuti una quota destinata alla gestione del cosiddetto ‘post mortem' che oggi non si sa che fine abbia fatto". Per Emiliano Minnucci, consigliere Pd della Regione Lazio "la chiusura di Cupinoro è stata un vittoria ma anche un punto di partenza per promuovere una seria e organica riqualificazione di quel territorio. L'importante è continuare a puntare su sicurezza, trasparenza e tutela ambientale".

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