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Blitz antidroga al Trullo, arrestato poliziotto: riscuoteva soldi da chi era in debito per la coca

Tra i sedici narcotrafficanti arrestati questa mattina nel blitz antidroga dei carabinieri nel quartiere del Trullo c’è anche un poliziotto. L’uomo era imparentato con il capo dell’organizzazione criminale e si occupava principalmente del recupero crediti, oltre che di offrire supporto logistico e operativo.
A cura di Natascia Grbic
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C'è anche un poliziotto tra i sedici narcotrafficanti arrestati questa mattina a Roma e provincia: l'agente, imparentato con il leader dell'organizzazione criminale, forniva alla banda supporto logistico e operativo, e svolgeva il ‘servizio' di recupero crediti per conto dei pusher. ‘New Line': questo il nome dato all'attività investigativa, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Roma tra aprile 2017 e febbraio 2018. Nel corso di questi mesi è stato documentato come la banda criminale era diventata egemone in diversi quartieri di Roma per quanto riguarda lo spaccio di droga. L'organizzazione operava soprattutto al Trullo, a Monteverde e a Montespaccato, ma si stava espandendo anche nel territorio di Pomezia. La base operativa? Il salone da parrucchiera della madre del capo della banda, Danieli Ferri, in via dei Monti delle Capre al Trullo. La donna però, non aveva la minima idea di quello che avveniva all'interno del suo negozio.

Blitz antidroga al Trullo, la base in un salone da parrucchiere

Roma non è una città facile. Sono molte le organizzazioni criminali operative nella capitale, e non sempre capita che vanno d'accordo. E quando c'è la guerra, il sangue per le strade scende copioso. Non un problema per il capo dell'organizzazione, che voleva mettere i ‘pischelli' a spacciare per le strade. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la banda aveva a disposizione un verso e proprio arsenale per minacciare gli altri gruppi criminali e mantenere l'egemonia dello spaccio dal Trullo a Montespaccato. Per le loro mani passava soprattutto cocaina, hashish e marijuana e pianificavano di allargarsi anche alle altre zone della capitale, in mano ad altri gruppi organizzati.

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