Bimbo morto dopo circoncisione: resta in carcere il finto medico, convalidato l’arresto

Il finto medico che ha praticato la circoncisione in casa a Monterotondo, alle porte di Roma, dopo la quale un bambino di due anni di origini nigeriane è morto e suo gemello è rimasto ferito, ha ricevuto la convalida d'arresto. Il giudice per le indagini preliminari ha preso il provvedimento nella giornata di ieri, 26 dicembre: il 66enne statunitense di origini libiche resta in carcere, dovrà rispondere dei reati di omicidio preterintenzionale, lesioni gravissime ed esercizio abusivo della professione. Intanto si attendono i risultati dell'autopsia disposta dal Tribunale di Tivoli e eseguita sul corpicino del bimbo che serviranno a chiarire le cause del decesso. Migliorano invece le condizioni di salute del fratellino trasportato d'urgenza all'ospedale Sant'Andrea e trasferito poi al Gemelli, dove si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva, ma resta ancora in prognosi riservata.

Il dramma è accaduto la mattina del 23 dicembre scorso nello Sprar di Monterotondo, quando una mamma nigeriana di 35 anni, arrivata nel Comune in provincia di Roma a metà novembre, ha deciso di far circoncidere i suoi due figli gemelli per motivi culturali e si è rivolta a un sedicente medico che ha praticato l'operazione in casa. Un bimbo è morto subito dopo, dissanguato tra le braccia della madre, mentre l'altro, ferito e in fin di vita, è stato portato con urgenza in ospedale.