Bimbo di 4 anni precipita nel vano ascensore della Metro A e muore: iniziato il processo

È cominciato ieri il processo in merito alla morte del piccolo Marco, il bambino di 4 anni precipitato dall'ascensore della Metro A Furio Camillo di Roma nel luglio di quattro anni fa. Il giudice monocratico del tribunale di Roma ha ammesso le prove e al termine delle udienze dovrà decidere sull'eventuale condanna del dipendente Atac imputato per la morte del bimbo. L'uomo aveva tentato di aiutare Marco e la mamma, rimasti bloccati nell'ascensore, ma non sarebbe stato autorizzato a compiere quella manovra, cioè aprire una porticina tra i due ascensori. Il piccolo precipitò nello spazio di circa 40 centimetri tra i due ascensori. La prossima udienza è stata fissata per il 22 ottobre e verranno ascoltati dal giudice i primi testimoni.
La drammatica morte del piccolo Marco, precipitato nel vuoto del vano ascensore della Metro A
Marco fece un volo di 22 metri e morì praticamente sul colpo. "Ho preso il primo ascensore, quello che sta per strada, per scendere giù al livello dei tornelli. Avevo il bambino e il passeggino con me e non ho voluto prendere le scale mobili. Poi ho timbrato il biglietto e sono salita sul secondo, quello che sta dietro al gabbiotto all'ingresso della stazione, giù. Le porte si sono chiuse, l'ascensore si è mosso appena verso il basso. Poco, però", raccontò la mamma del piccolo. Rimasero bloccati dentro, chiese aiuto al dipendente Atac che rispondeva dal gabbiotto della stazione. Passarono venti minuti prima dell'intervento dei tecnici. Il pannello laterale dell'ascensore venne aperto dai soccorritori e Marco, dopo aver fatto un passo, precipita nel vuoto giù nel vano degli ascensori.