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Bimbo di 4 anni ingoia una batteria killer: salvato all’ospedale Bambino Gesù

Un bimbo di 4 anni, a Roma, ha rischiato di morire dopo aver ingerito una batteria, una pila cosiddetta “a bottone”, comunemente usata in molti dispositivi elettronici. Quando i genitori si sono accorti dei forti dolori del piccolo lo hanno portato al Pronto Soccorso dell’ospedale Bambino Gesù, dove il personale medico ha individuato la presenza della batteria nell’esofago e ha proceduto a rimuoverla in totale sicurezza.
A cura di Valerio Papadia
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Si è sfiorata la tragedia a Roma, dove un bimbo di soli 4 anni ha rischiato di morire per una tragica fatalità: una storia drammatica che, grazie alla prontezza e alla bravura del personale medico dell'ospedale Bambino Gesù di Roma, centro specializzato in Pediatria, che si è già trovato ad affrontare anche molti casi del genere. In un'abitazione della Capitale, il bambino stava giocando quando, senza che i genitori se ne accorgessero, ha ingerito una batteria, una pila di quelle comunemente chiamate "a bottone" e utilizzate in molti dispositivi elettronici. Il bambino, dopo un po' di tempo, ha cominciato però a manifestare forti dolori addominali, che hanno indotto i genitori ad accompagnarlo al Pronto Soccorso del nosocomio romano.

Al Bambino Gesù, il personale medico si è subito adoperato per scoprire l'origine del problema: grazie ad una radiografia addominale, i medici hanno scoperto la presenza della batteria "killer" nell'esofago del bimbo. La pila, che probabilmente era nell'organismo del piccolo già da alcuni giorni, aveva sprigionato la sua carica elettrica e stava bruciando i tessuti interni del bambino, mettendone in serio pericolo la vita. Individuato il problema, sono scattate le procedure di emergenza previste dal protocollo nazionale ed europeo in casi del genere: si tratta delle linee guida Sigenp ed Espghan-Esge. Una equipe medica dell'ospedale romano ha quindi subito messo in atto gli interventi per rimuovere il corpo estraneo dall'organismo del bambino in totale sicurezza. Il piccolo di 4 anni ora sta bene e non corre più alcun pericolo.

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