Bimbo di 2 anni ucciso dalla madre, il padre prima dell’arresto: “Se fossi stato lì l’avrei salvato”
È stato arrestato con l'accusa di omicidio in concorso Nicola Feroleto, il padre del piccolo Gabriel, ucciso dalla madre rea confessa nella serata di mercoledì. L'uomo, secondo gli inquirenti sarebbe stato presente al momento dell'omicidio e potrebbe aver assistito all'omicidio del figlio, senza prenderne parte attivamente ma senza neppure intervenire per impedirlo. Solo nella giornata di venerdì il 48enne aveva rilasciato una breve intervista nella quale aveva raccontato il proprio dolore e soprattutto aveva sottolineato il proprio rammarico nel non essere presente in casa al momento dell'omicidio: "Non ero presente quando è successo il fatto, avrei strappato Gabriel dalla mani di Donatella – ha detto – l’avrei calmata e tutto sarebbe finito lì".
Il padre di Gabriel: Donatella non stava bene da molto tempo
Ai cronisti ha raccontato di aver incontrato Donatella la madre di Gabriele, poco dopo le 7 del mattino, di essersi recato con lei gli uffici della Asl per la scelta del medico, e di essere andato via con lei. L'avrebbe saluta poco dopo l'una per poi fare ritorno nel pomeriggio dove ha appreso la tragica notizia. L'uomo ha anche detto che l'ormai ex compagna non stava bene: "L'ho accompagnata diverse volte in ospedale per delle visite, la volevo aiutare", ha concluso. Ora a poche ore da quell'intervista il suo arresto e una svolta importante nelle indagini: secondo gli inquirenti la donna avrebbe ucciso il figlio Gabriel in preda ad un raptus, scattato perché il bambino piangeva disperatamente perché voleva tornare a casa della nonna: un banale capriccio, insomma, del piccolo Gabriel, conclusosi in tragedia.