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Bilancio di Ama: arrivano in soccorso le banche. Raggi batte i pugni: “Pretendo una soluzione”

Lotta contro il tempo per approvare il bilancio di Ama fermo da otto mesi. Una buona notizia intanto arriva dalle banche che hanno deciso di prolungare le linee di credito fino al 10 dicembre, consentendo così di non avere ripercussioni sul servizio e gli stipendi. Virginia Raggi furiosa chiede una soluzione in tempi brevissimi.
A cura di Valerio Renzi
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Alla fine l'ha spuntata l'assessore al Bilancio Gianni Lemmetti: il bilancio di Ama va rifatto, e anche in fretta, così da consentire l'approvazione entro 20 giorni del bilancio consolidato evitando l'inconcepibile, ovvero il fallimento dell'azienda. Corsa contro il tempo l'ad Lorenzo Bagnacani, che dovrà rivedere quei 18 milioni di euro di debiti per servizi cimiteriali antecedenti al 2015 considerati come esigibili, che il comune non ha voluto riconoscere ad Ama. La sindaca Virginia Raggi, superato lo stallo dopo l'assoluzione nel processo che la vedeva imputata per falso, ha ripreso saldamente le redini dell'amministrazione e ora vuole una soluzione in tempi rapidissimi. "Adesso sto correndo in Campidoglio, ho convocato gli uffici, perché pretendo una soluzione immediata a questa situazione di fatto di stallo del bilancio", diceva ieri alla stampa interrogata in merita. È da otto mesi che il bilancio dell'azienda non viene approvato dal suo unico socio, e ora il tempo davvero stringe e l'amministrazione comunale deve fornire nuovi documenti ad Ama per superare l'empasse. Ma serve tempo, proprio il bene che in questo momento scarseggia. Oggi dal Campidoglio dovrebbe arrivare l'autorizzazione formale a rimettere mano al bilancio, consentendo così di iniziare la difficile manovra contabile.

Una buona notizia arriva però dalle banche che hanno acconsentito a prolungare le linee di credito per la municipalizzata fino al prossimo 10 dicembre, consentendo così di non avere ripercussioni sul servizio e sull'erogazione degli stipendi. Mentre si aggiustano i conti però, incombe la possibilità di due giorni di sciopero agitata dai sindacati per il 6 e il 7 dicembre. Un giovedì e un venerdì di stop alla raccolta che potrebbe mandare in tilt il già fragile sistema facendo accumulare l'immondizia per le strade. "Noi per senso di responsabilità abbiamo congelato i due giorni di sciopero, ma la situazione è molto, molto grave", ammonisce Natale Di Cola dell'Fp Cgil, lasciando intendere che i lavoratori sono pronti alla mobilitazione. Proprio per ammorbidire la posizione sindacale è in arrivo una delibera per sbloccare il turn over e procedere con nuove assunzioni in Ama.

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