Belen Rodriguez e Stefano De Martino a processo perché aggredirono due fotografi a Ponza
Belen Rodriguez e l'ex marito, il ballerino Stefano De Martino, sono accusati di aver aggredito e rubato le macchine fotografiche di alcuni paparazzi che tentavano di fotografarli a Ponza. Il processo nei loro confronti avrà inizio il prossimo 13 maggio al tribunale di Latina. L'accusa nei loro confronti è di "esercizio arbitrario delle loro ragioni", reato previsto dall'articoli 392 e 393 del codice penale. Consiste nell'atto commesso da chi, per esercitare un proprio diritti, in pratica si fa giustizia da solo mediante violenza sulle cose (articolo 392) o sulle persone (articolo 393). In pratica, secondo l'accusa, Belen e De Martino avevano ragione nell'impedire ai paparazzi di scattare foto e disturbare la loro privacy, ma invece di denunciare il fatto avrebbero proceduto da soli a farsi giustizia. La presunta aggressione di cui sono accusati dalla procura di Latina avvenne nel 2012 sull'isola di Ponza e vittime furono i fotografi Mattia Brandi e Stefano Meloni. Tra gli imputati c'è anche l'avvocato argentino Sebastian Perez Blanco, che all'epoca era fidanzato con Cecilia Rodriguez, la sorella di Belen.
A processo anche l'ex di Cecilia Rodriguez
Questa la ricostruzione dei fatti secondo i due fotografi che hanno presentato la denuncia: i due paparazzi stavano scattando alcune foto da una barca alle sorelle Rodriguez e ai loro rispettivi fidanzati mentre questi si trovavano a bordo di uno yacht ancorato in una baia di Ponza. I quattro si sarebbero avvicinati alla barca dei fotografi e, continua il racconto delle presunte vittime, i due uomini, De Martino e Perez Blanco, avrebbero cominciato ad aggredirli e gli avrebbero portato via la macchina fotografica, che poi sarebbe stata restituita, ma solo dopo averne gettato in mare la pellicola contenente gli scatti rubati. Belen Rodriguez, De Martino e Perez Blanco, come detto, dovranno rispondere dell'accusa di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone e di lesioni non gravi nei confronti dei due fotografi.