Beau Solomon, i punti interrogativi sulla morte dello studente americano a Roma
Diciannove anni, appena giunto a Roma per andare a studiare alla John Cabot University, l'università privata americana che attira nel centro di Roma centinaia di giovani statunitensi, Beau Solomon è stato trovato morto nel Tevere, all'altezza di Ponte Marconi, tre giorni dopo la sua scomparsa. Nella notte tra giovedì e venerdì Beau esce con i nuovi compagni di corso, alzano il gomito, come confermato da diversi racconti, e poi di lui si perdono le tracce: l'ultima volta lo vedono in un bar di Piazza Trilussa.
Il giorno successivo si sarebbe dovuto presentare a lezione ma la sua sedia è vuota, così scatta l'allarme. Famoso per qualche tempo negli Usa per aver sconfitto il cancro da bambino, Beau ha poi trascorso un'esistenza normale nella sua città di Spring Green, in Wisconsin, diventa capitano della sua squadra di football e consegue ottimi voti al liceo, iscrivendosi così al primo anno di college.
Ponte Sisto, rifugio per eroinomani e senza fissa dimora
Una vita normale, di un ragazzo alla sua prima esperienza importante lontano da casa e dalla famiglia, alla ricerca di libertà e della propria condizione di adulto, ma interrottasi troppo presto. Per la morte del giovane è stato fermato Massimo Galioto, 41 anni, senza tetto e problemi di dipendenza da droga e alcol. Da tempo l'uomo vive sotto Ponte Sisto, in una comunità di senza fissa dimora. Per anni Ponte Sisto è stato abitato dai così detti "punkabbestia", giovani e meno giovani in strada per lo più per scelta, accompagnati dai loro cani, vite ai margini segnate il più delle volte dall'abuso di droga. Ora, sotto il ponte, a due passi dalla movida, il campionario di una varia umanità emarginata ed abbandonata a se stessa nel pieno centro della città.
Beau Solomon, rapinato e poi aggredito?
Ma Beau Solomon come ha incontrato Massimo Galioto, lì tra tende e giacigli di fortuna sotto Ponte Sisto? La risposta arriva dalla compagna di Galioto, che intervistata al Tg1 ha spiegato che il ragazzo stava inseguendo "due marocchini", che con tutta probabilità l'avevano rapinato. Una conferma del furto del portafoglio è arrivata dalla carta di credito di Beau, utilizzata a Milano per fare acquisti per 1.500 euro. Nella corsa è così incappato in Galioto, tra i due, complice probabilmente l'agitazione del giovane e lo stato d'alterazione d'entrambi, è nato un diverbio al termine del quale il 19enne sarebbe finito nel fiume.
Massimo Galioto ha lasciato affogare Beau Solomon?
Se le cose sono andate davvero così, Galioto si è reso conto che Beau era caduto nella corrente? Il giovane era cosciente quando è caduto nel fiume? Cosa ha fatto dopo, si è messo semplicemente a dormire senza dare l'allarme? Davvero la rapina e l'intervento del senza tetto sono due eventi non correlati in nessuna maniera?