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Bandiere Blu 2019: ecco le nove spiagge più pulite del Lazio. Anzio la novità a sorpresa

Sono in totale 9 le località balneari del Lazio che hanno ricevuto il titolo di “Bandiera Blu” per la stagione 2019. Tra questi si aggiunge il Comune di Anzio, che aveva perso il riconoscimento lo scorso anno. Si tratta dell’unica in provincia di Roma, con le restanti che sono divise tra Bracciano e litorale pontino.
A cura di Tommaso Franchi
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Mare pulito, servizi perfetti e vacanze da sogno, il tutto racchiuso in un obiettivo al quale ambiscono tutte le località balneari: la Bandiera Blu. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato ogni anno dalla Fondazione per l’educazione ambientale a quelle che vengono considerate le spiagge più belle e curate d'Italia. Da poco sono state assegnate le nuove "Bandiere Blu" 2019 per tutte le regioni d'Italia, con il Lazio che può sorridere per il risultato raggiunto. Sono in totale 9 le città vicino al mare laziale che vantano questo primato, con una nuova aggiunta rispetto all'anno scorso, quando le località con la "Bandiera Blu" erano 8. All'elenco dei luoghi che ormai resistono da tempo se ne aggiunge uno che da questa lista era uscito l'anno scorso, vale a dire il Comune di Anzio, che torna a vantare il riconoscimento dopo averlo perso appena un anno fa.

Tutte le Bandiere Blu del Lazio

Tra i circa 160 Comuni italiani battenti "Bandiera Blu" sono 9 quelli della Regione Lazio, sette dei quali appartenenti alla provincia di Latina. In particolare sono stati scelti Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Sperlonga, Gaeta e, più al largo, l'isola di Ventotene. A queste si aggiunge il lago di Bracciano, entrato nella lista l'anno scorso, e Anzio, l'unica a distinguersi rispetto agli arenili del basso Lazio. Altre realtà sono rimaste invece deluse dalla mancata concessione del titolo, su tutte Fondi, Formia e Minturno, i Comuni più grandi senza "Bandiera Blu", così come l'isola di Ponza e Itri, con la sua porzione di costa.

Bandiere Blu, i criteri per l'assegnazione

La pulizia e la qualità dell'acqua del mare è solamente il punto di partenza per la Foundation for Enviromental Education (Fee) per assegnare a un Comune la "Bandiera Blu". Per poter dare il titolo a una località la ong danese esamina i risultati degli ultimi quattro anni che le Arpe (agenzie regionali per la protezione dell’ambiente) hanno individuato nel corso del Programma nazionale di monitoraggio, condotto dal Ministero della salute e da quello dell'ambiente. Ma non finisce qui. "Per piantare la Bandiera Blu – spiega in una nota la Fee – occorre incassare buoni punteggi anche in altri 32 indicatori che vengono aggiornati periodicamente". Tutti questi indicatori sono indicati sul sito di Bandiera Blu. Ecco i principali:

  • Spiaggia (in particolare infrastrutture ed attrezzature, gestione ambientale, soccorso e sicurezza, gestione e sicurezza spiagge libere, abbattimento barriere architettoniche, presenza di spiaggia attrezzata per i cani)
  • Acque di balneazione
  • Depurazione delle acque
  • Gestione dei rifiuti
  • Educazione ambientale e informazione
  • Iniziative per la sostenibilità ambientale
  • Certificazione ambientale
  • Efficienza energetica
  • Pesca professionale
  • Turismo (offerta turistica, pressione turistica, densità turistica, approdi turistici, aree attrezzate per camper, strutture ricettive certificate).

Le Bandiere Blu 2019 assegnate in Italia

La regione con più "Bandiere Blu" nel 2019 è la Liguria, che si piazza al primo posto con 30 località e tre nuovi ingressi. Al secondo posto la Toscana con 19, mentre la Campania resta ferma a 18 bandiere. Scendono a 15 le Marche, seguite da Sardegna (14), Puglia (13), Calabria (11), Abruzzo (10), Lazio (9), Veneto (8), Emilia-Romagna e Sicilia (7), Basilicata (5), Friuli Venezia Giualia (2) e Molise (1).

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