Bancarelle della Befana a Piazza Navona, l’Anticorruzione: “Bando irregolare”
L'Autorità nazionale anti corruzione, si è pronunciata sul bando nell'occhio del ciclone, che ha assegnato i banchi per la tradizionale festa della Befana a piazza Navona. Le polemiche, emerse dopo che a vincere la gara erano stati per lo più i "bancarellari" legati all'ex consigliere comunale Tredicine, hanno portato il caso all'attenzione dell'Anac che ora ha trasmesso i risultati dell'indagine al commissario straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca.
Secondo l'Authority l'attuale assegnazione risulterebbe invalidata, in quanto le regole del bando non sarebbero "pienamente in linea con il quadro normativo". La decisione dell'Anac così non fa che confermare la decisione di sospensione già presa dal I municipio che, al pari di quanto accaduto lo scorso anno, sta cercando di individuare un programma alternativo per non lasciare la piazza vuota.
Secondo l'Anticorruzione il bando sarebbe stato di fatto costruito ad hoc per favorire i vecchi concessionari dei permessi, legati tra di loro da vincoli di parentali e di comunanza d'interessi. Il criterio di "anzianità" infatti avrebbe danneggiato chiunque altro era interessato a partecipare, un meccanismo che per l'Anac porta inevitabilmente a "un aumento dell'incidenza del criterio dell'anzianità in assenza di qualunque supporto normativo o regolamentare, ed in contrasto con il carattere eccezionale che questo criterio dovrebbe avere". Irregolarità sarebbero emerse anche dall'analisi delle scelte prese dalla commissione, con "l'inserimento in graduatoria, anche in posizione apicale, di offerte in relazione alle quali viene accertata l'insufficienza o l'assenza della documentazione necessaria a valutare la qualità della merce offerta".