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Bambina di 4 mesi trovata morta a Orte: secondo i carabinieri l’ha uccisa la mamma

Secondo gli investigatori, l’ipotesi di un omicidio seguito da un tentativo di suicidio da parte della mamma della bambina, è quella più probabile. La donna, che si trova ancora ricoverata in gravi condizioni in ospedale, non è stata ancora ascoltata.
A cura di En.Ta.
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Soffriva di una forte depressione post parto e per questo era in cura da uno psichiatra. Ieri avrebbe annegato sua figlia di appena quattro mesi e mezzo e poi avrebbe cercato di togliersi la vita con dei farmaci. Molti indizi, secondo i carabinieri, evidenziano la colpevolezza di una mamma di 30 anni, responsabile di avere ucciso sua figlia nel loro appartamento di Orte Scalo in corso Garibadi. Quando il marito della donna è rientrato a casa da lavoro, verso le 17, ha trovato la neonata morta nella culla, la moglie in coma, probabilmente provocato dalle medicine, e il figlio di cinque anni chiuso a chiave nella sua camera in stato di shock profondo. Sia lui che la mamma sono stati trasportati d'urgenza in ospedale dove sono tuttora ricoverati. Da quanto riferito dai carabinieri a Fanpage.it la bimana sarebbe stata uccisa tramite annegamento.

L'ingegnere trentenne di origini moldave è stato ascoltato fino a tarda sera dal pm e da carabinieri. Nel corso del colloquio avrebbe confermato che la moglie soffriva di un forte disturbo depressivo post-partum. La donna invece è ancora in gravi condizioni e non è stata per il momento ascoltata dagli investigatori. In ospedale si trova nel reparto di rianimazione dov'è tenuta in sedazione. Stando a quanto dicono i medici, non sarebbe in pericolo di vita. Al momento l'ipotesi dell'omicidio-suicidio è quella più probabile. Delle indagini, coordinate dal pm Franco Pacifici, si occupano i carabinieri del Reparto operativo di Viterbo e della Compagnia di Civita Castellana.

"La Signora Ghenadie Stavila, madre della bimba morta, soccorsa e ricoverata presso lo stesso nosocomio, veniva immediatamente sottoposta alle cure del caso, essendosi ipotizzata la possibilità di avvelenamento da assunzione da farmaci. Per tale motivo è stata trasferita, non in pericolo di vita, presso la rianimazione ove è tenuta in sedazione. Gli accertamenti compiuti nella immediatezza hanno portato a verificare che Mariana Golovataia è stata sottoposta a cure psichiatriche anche in tempi recenti", così in una nota il procuratore capo di Viterbo Paolo Auriemma.  L

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