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Autista aggredito, Zannola e Piccolo (Pd): “Inaccettabile il suo licenziamento, Raggi intervenga”

“Roma non può accettare questa grave ingiustizia. La sindaca e l’assessore alla città in movimento e l’amministrazione capitolina intervengano a tutela del lavoratore”, hanno chiesto i consiglieri comunali del Partito democratico Giovanni Zannola e Ilaria Piccolo.
A cura di Enrico Tata
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L'autista licenziato
L'autista licenziato

Federico Maruca, 33 anni, è stato aggredito a bordo del bus che conduceva nell'ottobre del 2017. Ha ricevuto una bottigliata sul volto e per questo, ha raccontato ai microfoni di Fanpage.it, ha già subito due operazioni e presto potrebbe essere sottoposto a un terzo intervento. Dopo due anni aveva chiesto di poter tornare a lavoro, ma l'azienda gli ha recapitato una lettera di licenziamento per giusta causa. "Oltre il danno anche la beffa. Dopo aver quasi perso un occhio, è stato licenziato dalla Autoservizi Troiani srl che gli ha mandato una raccomandata per comunicargli la risoluzione del rapporto di lavoro. Roma non può accettare questa grave ingiustizia. La sindaca e l'assessore alla città in movimento e l'amministrazione capitolina intervengano a tutela del lavoratore", hanno chiesto i consiglieri comunali del Partito democratico Giovanni Zannola e Ilaria Piccolo.

"Non è possibile che l'amministrazione lo abbandoni, anziché tutelarlo"

Zannola e Piccolo presenteranno presto una mozione urgente in assemblea capitolina con l'obiettivo di chiedere all'amministrazione guidata da Virginia Raggi di occuparsi del caso. Secondo i consiglieri dem "è inaccettabile che un lavoratore intervenuto per difendere passeggeri del bus da un'aggressione, da un uomo violento, oltre ad aver subito una menomazione fisica, ci rimetta la salute e il posto di lavoro. Non è possibile che l'amministrazione capitolina abbandoni, anziché tutelare, un lavoratore che ha prestato un servizio pubblico per suo conto. Presenteremo una mozione urgente affinché il comune prenda provvedimenti per salvaguardare il posto di lavoro di Federico Maruca nonché e la sicurezza e la dignità dei dipendenti del trasporto pubblico. Contro una decisione ingiusta e crudele esprimiamo tutta la solidarietà alla vittima dell'aggressione e come gruppo del Pd in Campidoglio ci impegneremo affinché sia garantito il lavoro al dipendente che semplicemente svolto la sua mansione".

Ieri Maruca ha raccontato a Fanpage.it la sua storia: "La mia richiesta non era specifica, non ho preteso di rientrare in una specifica mansione. Non posso fare questa mansione? Datemene un'altra. Hanno voluto mettere una famiglia sulla strada. Sono stato licenziato il 10 gennaio, secondo loro, per giusta causa. Motivazione? Hanno provveduto a vedere se riuscivano a trovare una mansione all'interno dell'azienda, ma dicono che non c'è nessun posto. Dai colleghi poca solidarietà, si contano sul palmo di una mano. Altri sono contenti. Il mio problema, ora, è tornare a lavorare".

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