Aumenta il costo delle autostrade, 20 euro per andare da Roma a Teramo (2 euro in più)
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/2/2017/12/casello-autostrada-1024x685.jpg)
Dal prossimo primo gennaio 2018 entreranno in vigore gli adeguamenti delle tariffe di pedaggio autostradale su tutta la rete italiana. Tra quelle interessate, gli aumenti più sostanziosi riguardano l'autostrada Milano-Serravalle e l'Autostrada dei Parchi, cioè la A24, Roma-L'Aquila-Teramo, e la A25, Torano-Pescara, il cui costo aumenterà del 12,89 per cento.
In pratica significa che per esempio il pedaggio della Tratta Roma Est – Tagliacozzo (km 69) passerà da euro 7,30 ad euro 8,20, quello della tratta Avezzano – Roma Est (km 96) da euro 10,10 ad euro 11,30 e infine quello della tratta Roma Est – Teramo (km 167) da euro 17,50 ad euro 19,60.
Gli aumenti, seppur minori, riguarderanno anche altre autostrade che interessano la Capitale, come l'Autostrada del Sole, l'A1: per esempio il pedaggio della tratta San Cesareo – Roma Sud dell'A1 passerà da euro 1,10 ad euro 1,20, mentre la tratta Roma Nord-Orte costerà 4,50 invece di 4,40 euro.
Aumenti sull'A24, i sindaci della provincia dell'Aquila: "Nuovo sgambetto del governo"
“Se le indiscrezioni su possibili aumenti dei pedaggi autostradali di A24 e A25 venissero confermate saremmo di fronte al secondo sgambetto in pochi giorni commesso ai danni dell’Abruzzo e delle aree interne da parte questo Governo che ha già, inopinatamente e nonostante sia giunto al capolinea, deciso di localizzare la centrale del metanodotto Snam a Sulmona”. Così si legge in una nota firmata dai sindaci dell’Aquila, Pierluigi Biondi, di Avezzano, Gabriele De Angelis, di Sulmona, Annamaria Casini, e dal presidente della Provincia e sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso. “Ci chiediamo – proseguono i sindaci della provincia abruzzese – fino a quando i nostri cittadini dovranno continuare a pagare, non solo in termini economici, di far parte di quella Italia in salita che vede nei tratti autostradali la sola vera opportunità di collegamento con Roma e l’area adriatica, considerata la lentezza e l’inadeguatezza della rete ferroviaria”.