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Attentati a Parigi, a Roma scatta il livello d’allarme

All’indomani degli attacchi terroristici di Parigi a Roma sono state rafforzate le misure di sicurezza per monumenti, sedi di ministeri e ambasciate e altri luoghi sensibili. La Capitale è stata indicata dall’Isis come uno dei futuri obiettivi dei terroristi nelle prime rivendicazioni dopo gli attentati. Fiori davanti all’ambasciata francese, dove la bandiera è ammainata in segno di lutto. Il prefetto ha vietato manifestazioni in piazza Farnese per ragioni di sicurezza.
A cura di Francesco Loiacono
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Livelli d'allarme al secondo livello, ossia quello appena inferiore agli attacchi terroristici di Parigi costati la vita venerdì notte a 126 persone. Roma si risveglia blindata nei suoi monumenti simbolo e nei suoi luoghi nevralgici, quelli che ospitano obiettivi sensibili che potrebbero essere colpiti da attentati terroristici.

Innalzate le misure di sicurezza

Per monumenti, luoghi istituzionali come ministeri, istituti di cultura stranieri, ambasciate e i principali alberghi frequentati da stranieri, specie americani e francesi, i livelli di sicurezza sono stati innalzati. Misure di sicurezza rafforzate anche per quelle infrastrutture strategiche come telecomunicazioni, emittenti radiotelevisive, sedi di giornali.

Manifestazione di solidarietà a Piazza del Popolo

I presidenti delle quindici municipalità di Roma hanno lanciato per le 17.30 una manifestazione di solidarietà a piazza del Popolo. Alla mobilitazione hanno già aderito l'Anpi, Emergency e i sindacati Cgil, Cisl e Uil. "È l'ora del coraggio – ha dichiarato nome di tutti i minisindaci Daniele Torquati, presidente del XV municipio -. Tutta la città sia con noi e accolga il nostro invito a partecipare ad una manifestazione oggi pomeriggio in piazza del Popolo. Un momento che unisca al di la delle differenze politiche, lontano dalle polemiche, ma vicino a quel senso di unità nazionale di cui ora abbiamo bisogno per respingere ogni estremismo e ogni cieca violenza. Senza bandiere se non quelle della pace, della Francia, dell'Italia". I presidenti invitano a portare in piazza le bandiere "di quei Paesi che sono l'Europa, la nostra civiltà, il nostro modo di vivere e stare insieme. Facciamo appello alla città e al suo coraggio . Siamo Parigi. Siamo contro il terrorismo a difesa della nostra vita e della nostra libertà. E vogliamo essere tanti. Perchè il terrorismo sappia che Roma risponde e lo fa a viso aperto".

La questura: "Evitare manifestazioni"

In una nota la questura di Roma ha reso noto di aver contattato "i promotori di pubbliche manifestazioni al fine di fare appello al loro senso di responsabilità rispetto alle iniziative di piazza che distrarrebbero le forze di polizia dai servizi antiterrorismo oggi da tenere ai massimi livelli".

Fiori davanti all'ambasciata francese

A disporre l'innalzamento delle misure di sicurezza è stato già venerdì notte il ministro dell'Interno Angelino Alfano, dopo essersi sentito con il capo della polizia Alessandro Pansa. Le misure riguardano anche altre grandi città italiane, ma ovviamente Roma è osservata speciale: tra pochi giorni qui inizierà il Giubileo, e la città è stata nominata dall'Isis – nelle prime rivendicazioni dopo gli attentati di Parigi – come uno dei prossimi obiettivi dei terroristi islamici. Proprio a Roma, al Viminale, dalle 9.30 di venerdì è in corso il Comitato Nazionale Ordine e Sicurezza Pubblica presieduto dal presidente del Consiglio Matteo Renzi. Intanto, davanti all'ambasciata francese, sono stati deposti fiori in segno di solidarietà al popolo francese. La bandiera della Francia è ammainata in segno di lutto per la tragedia.

Il prefetto vieta manifestazioni davanti all'ambasciata

Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha vietato manifestazioni di solidarietà in piazza Farnese, davanti all'Ambasciata di Francia "al fine di assicurare in questo particolare momento, le migliori condizioni di serena funzionalità". La decisione è stata condivisa anche dall'Ambasciatrice di Francia, Catherine Colonna, alla quale il prefetto ha espresso i propri sentimenti di "cordoglio e di vicinanza" alla comunità francese residente nella Capitale, assicurando che sarà compiuto "ogni sforzo" per tutelare la sicurezza dei cittadini transalpini a Roma.

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