Atac, più corse più soldi in busta paga: bonus di 350 euro per i conducenti. Ma è polemica
Atac, l'azienda municipalizzata del trasporto pubblico di Roma, ha siglato ieri un accordo con i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl autoferrotranvieri e Faisa Confail, che prevede un bonus di produttività per gli operai e i conducenti dei mezzi di superfici, relativo al numero di chilometri percorsi al mese. In poche parole: chi fa più corse vedrà un corrispettivo di 350 euro in busta paga. Ad essere premiato chi riuscirà a superare la produzione prevista per il periodo estivo e per l'inizio di settembre per la rimessa a cui è assegnato. Secondo l'azienda questo nuovo meccanismo lavorerà come incentivo al lavoro di squadra e al "senso d'identità" dei lavoratori. "Questo accordo è un nuovo e fondamentale passo avanti nel risanamento e rilancio di Atac. Grazie anche allo sviluppo di proficue relazioni con le organizzazioni sindacali, ora siamo in grado di distribuire ai lavoratori una parte della creazione di valore, secondo uno schema che si propone di portare gradualmente l’efficienza del privato all’interno di un’azienda pubblica", ha dichiarato Paolo Simioni, Presidente di Atac.
Con zero ore di assenza, e con il massimo di ore di presenza e guida effettiva un conducente vedrà 350 euro in busta paga, con 2 giorni di assenza o mancata guida effettiva il premio scenderà a 230 euro e a 170 con 5 giorni. Il punto però è che la "mancata guida effettiva" spesso e volentieri avviene perché i mezzi non sono in condizione di uscire dalle rimesse, e così in molti contestano la bontà dell'accordo. Nonostante la firma delle principali sigle sindacali, tra conducenti e operai si sussurra che il vero motivo dell'incentivo economico è spingere a uscire dalle rimesse anche con bus non perfettamente funzionanti, mettendo così in circolazione più vetture ed evitando le attese infinite alle fermate soprattutto in questi mesi estivi quando sono programmate meno corse. "Gli autisti sono arrabbiati, questa è una presa in giro: Atac non ha i soldi per la manutenzione delle vetture ed elargisce premi ad autisti e operai? – attacca Claudio De Francesco, segretario generale Mobilità del sindaco autonomo Sicel – La verità è che vogliono spingere gli autisti, "ingolositi" dai premi, a uscire in strada anche con vetture non perfettamente funzionanti, ad esempio con gli impianti di aria condizionata guasti. Questo anche per sopperire alla carenza di vetture dopo che le gare per l'acquisto sono andate deserte".