Atac, partite le lettere di licenziamento per i dipendenti assunti durante “Parentopoli”
“Dopo anni di opacità torna la legalità in Atac. Con il licenziamento di chi è stato assunto in modo illegittimo e senza che fosse rispettato alcun criterio di merito, mettiamo fine alla stagione di Parentopoli. E questo è un ulteriore segnale della direzione in cui stiamo andando”. Così l'assessora alla Città in Movimento di Roma Capitale, Linda Meleo, ha commentato l'annuncio di Atac in merito all'invio delle lettere di licenziamento ad alcuni dipendenti assunti durante la cosiddetta "Parentopoli".
Atac, ha informato infatti la municipalizzata in una nota, "sta dando corso a quanto richiesto dal Tribunale di Roma che, nella sentenza pronunciata all'esito del processo su ‘Parentopoli', ha invitato Atac a ‘provvedere al ripristino della legalità…', comunicando ai dipendenti interessati la immediata cessazione del rapporto di lavoro per nullità. La decisione dell'azienda è arrivata al termine dei doverosi approfondimenti tecnico-giuridici sulle posizioni lavorative ancora presenti in azienda fra quelle dichiarate dal Tribunale ‘non solo illegittime ma anche illecite'". Le posizioni esaminate dall'azienda riguardano 33 dipendenti Atac. “Abbiamo voltato pagina da quel passato in cui dominavano logiche clientelari, illeciti e politiche che premiavano solo gli amici degli amici. Lo abbiamo sempre detto e lo ribadiamo ancora una volta oggi: non accetteremo nessun compromesso con l’illegalità”, ha commentato ancora Meleo.