Atac non paga e si fermano i cantieri della stazione di Acilia Sud
Atac non paga e così si bloccano i lavori della stazione di Acilia Sud sulla linea della Roma-Lido che collega la città ad Ostia. È uno dei segnali della gravità della situazione in cui versa l'azienda, arrivata ad accumulare debiti per 1,35 miliardi di euro e che rappresenta al momento il maggior grattacapo dell'amministrazione capitolina, determinata a tutti i costi ad evitare il fallimento (che di fatto è già in corso) e rimettere l'aziende sui binari giusti, con un piano di rientro e scartando l'ipotesi di privatizzazione o liberalizzazione (come vorrebbe il referendum dei Radicali Italiani).
Il comune deve alla ditta più di 800mila euro
Atac deve a Italia Costruzioni Spa, la ditta appaltante dei lavori della nuova stazione alla periferia di Ostia, più di 800.000 euro e lo scorso 1 agosto l'azienda aveva avvertito il Campidoglio: o arrivano i pagamenti arretrati o fermiamo tutti. E così è accaduto a partire da ieri, lunedì 21 agosto come annunciato a inizio mese. L'azienda in una lettera denuncia come il comune con sua insolvenza "continua a mettere in gravissima difficoltà la scrivente impresa, che oggi, vivendo una forte esposizione economica e finanziaria, non può garantire neppure la regolare esecuzione degli impegni assunti con i sub affidatari, con tutte le immaginabili conseguenze".
Rischio fallimento per Atac
Un campanello di allarme significativo, che lascia intendere come il tempo è sempre meno per evitare il peggio. E rischiano di essere profetiche le parole dell'ex amministratore delegato di Atac Bruno Rota, messo alla porta da Virginia Raggi, che aveva parlato di una situazione gravissima e della possibilità che l'azienda municipalizzata fosse più in grado di far fronte al pagamento degli stipendi. La soluzione immaginata essere il prolungamento del contratto di servizio (in scadenza nel 2018) all'Atac fino al 2024, evitando così la messa gara, in modo che creditori e fornitori si sentano maggiormente garantiti. Intanto le opposizioni, dal centrodestra al centrosinistra, incalzano la giunta di Virginia Raggi per chiedere la riapertura del cantiere e che l'opera non venga interrotta.